Tuesday, August 23, 2011

Il prezzo del menefreghismo: storia dell'acquisto d'un paio d'occhiali

Ieri ero con altri a far pranzo e fissavo il cestino per la raccolta differenziata della carta, ed ho pensato: ma che cazzo di occhiali porto?

Gli occhiali li porto da quando sono nato. Molti li ho persi, altri li ho cambiati perché l'oculista diceva che la gradazione delle lenti non andava più bene. L'ultimo paio di occhiali li avevo comprati una decina di anni fa quando ero a Roma a fare l'università e la rivoluzione. Un paio di occhiali da due lire, neri, di ferro. Dieci anni di viaggi, studio, concerti e sbronze: di vivere non ne potevano più. Decido quindi che è ora di cambiare e comprare un nuovo paio di occhiali.

Odio comprare. Specie gli occhiali, perché sono un bene necessario ma estremamente costoso. Maledetti venditori di occhiali!

Un bel pomeriggio di mezza estate entro con mia madre in un centro commerciale nei pressi di Macerata, per sbrigare il maledetto acquisto. Reduce da una nottata di esagerazione etil-chimica non ho affatto un bell'aspetto. Mia madre, come spesso succede, si vergogna di me. Non ricordo quale sia il motivo per il quale mia madre sia voluta venire a comprare gli occhiali con me, probabilmente non si fida o crede che io non sia in grado di farlo da solo. Ha ragione, indubbiamente.

Una signorina commessa si avvicina, "vi posso aiutare?". "Sì, guardi, devo comprare un paio di occhiali", comincio malissimo. "Di che tipo?" mi fa. In effetti il negozio è pieno di occhiali. "Quelli che costano di meno", mi sembra evidente. Ci porta di fronte ad una parete fitta fitta di occhiali. Ne provo tre quattro paia. Tutte orribili. Ma ho mal di testa e di stomaco, ho caldo, mia madre parla troppo, io voglio solo andarmene via, non voglio morire per un paio di occhiali. Ne afferro un paio a caso "Prendo questi!" esclamo contento. "Ma questi sono da donna!" fa la commessa. "Dove sta scritto scusi? E poi mi piacciono, vanno bene questi" rispondo io. "Almeno provateli" aggiunge la mamma. Ma perché non sono venuto da solo, penso in testa mia. Alla fine ne afferro un altro paio, quasi uguali a quelli di prima ma senza brillantini e dallo stesso modico prezzo.

La commessa non mi sopporta più e chiama una sua collega. Ci sediamo ad un tavolino con sedie verdi di plastica. O almeno così ricordo. Vorrei solo andarmene via, giuro. E qui vieni il pezzo più bello: sono venuto per comprare un cazzo di paio di occhiali e cosa mi chiede la nuova commessa? Nome, cognome, indirizzo, generalità varie. Sbrocco, ma con educazione post sbronza: "Scusi, il nome non glielo do. Voglio solo un paio d'occhiali. Mica un'assicurazione sulla vita o l'abbonamento a TelePiù!". Infastidita la tipa risponde per le rime, scordandosi del fatto che il cliente sarei io. Chissenefrega di un trentenne ancora ubriaco e squattrinato che viene a comprarsi degli occhiali con la madre, avrà pensato. Ha fatto bene. E poi la capisco. Lavorare col caldo di una domenica d'agosto non fa piacere nessuno, incontrare clienti stronzi come me ancora meno. Va bene tipa, facciamo come vuoi, io voglio solo andarmene, tu vuoi solo che io me ne vada, vogliamo entrambi la stessa cosa, vediamo di velocizzare, firmo tutto, voglio solo andare via. Per grazie ricevuta, cinque minuti dopo sono fuori di lì. "Ti chiamiamo noi per venire a ritirare gli occhiali con le lenti montate", ripete la tipa. Guarda, fosse per me neanche li comprerei più gli occhiali...

Ritorno quindi un paio di settimane dopo a riprendere gli occhiali. Stesso scazzo, stesso post sbronza. Stavolta però taglio corto, prendo gli occhiali, li provo, sorrido, pago, scappo. Solo un paio di giorni dopo mi sono finalmente guardato allo specchio: cazzo come sono brutti. Brutti loro e brutto io. Sono orribili. Grandi, ellissoidali, da donna andata via di testa, da zoccolone sessantenne, da checca morta suicida. Disgusto. Rifletto sul prezzo pagato per il mio menefreghismo. D'altronde non c'è scelta: li tengo e basta.

Mannaggia a me.

3 Comments:

At 9:41 PM, Anonymous Anonymous said...

il primo paio di occhiali afferrati aveva i brillantini?!! cazzo sto ridendo tantissimo e da tantissimo! rileggero' questo post per altri tre giorni!
viola

 
At 8:52 PM, Anonymous Anonymous said...

Sei un pirla.
Ti amo.

-HK dude.

 
At 9:36 AM, Anonymous Anonymous said...

1: non fare la spesa quando si ha fame
2: non sbronzarsi il giorno prima di comprare occhiali
cazzo sono le regole basic!

 

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