Friday, February 19, 2010

Quando i sinologi se la ridono

Stazione dei bus a lunga percorrenza di Kaifeng (Cina centro settentrionale). Via vai di gente, merci, animali, fumo di sigaretta. Grida di bambini e abbaiare di maiali. Cerco un biglietto per Pechino, mi avvicino alla biglietteria e noto un cartello di fianco allo sportello: "请讲普通话". Ovvero "si prega di parlare cinese mandarino". A fatica ho trattenuto le risate.

Non è difesa della lingua nazionale. Non è neanche razzismo verso gli stranieri. A spingere i dipendenti della biglietteria ad esibire il cartello è che a tutti gli effetti la Cina è una babele di lingue e dialetti. Molti non sanno parlare il cinese mandarino, specialmente la gente delle zone rurali. Nulla di strano credo, solo non mi era mai capitato di trovare un cartello simile. E a fatica ho trattenuto le risate.

Giovane studente di lingua cinese, non ti scoraggiare se una volta messo piede in Cina la gente non capirà quello che dici: non si capiscono neanche tra di loro.

0 Comments:

Post a Comment

<< Home