Wednesday, September 16, 2009

La prima settimana di ritorno a Pechino è volata. Presto, spero di volarmene via anche io.

Tre mesi che non mettevo piede in Cina. Son volati. Aeroporto di Pechino, mi sento a casa e devo dire "purtroppo". Nessuna emozione. Robotico. Non mi spaventa nulla, conosco la strada a memoria, quasi saluto i poliziotti, sono fuori in due minuti e ventuno secondi netti, già il biglietto del bus in mano e il bus che aspetta solo me per portarmi al mio campus universitario, ovvero "a casa". Mi fermo solo un attimo a fissare la massa di turisti che metton piede per la prima volta in Cina e si guardano intorno impauriti. Quasi li invidio. C'è sempre il solito cielo di merda e la solita calura appiccicosa di fine estate. Non c'è molta gente in aeroporto né troppo casino in strada. Strano. Tuttavia non è cambiato un cazzo. Anzi, è cambiato molto:

- cari amici che avete vissuto a Pechino e ora vivete lontano, GuLou non c'è più. Lo so, ha fatto male anche a me. Metti piede fuori dall'uscita ovest della metro GuLou Dajie e resti senza fiato: centinaia di metri di macerie. E oltre, i vecchi hutong semi vuoti e negozi abbandonati, tutti firmati in rosso 拆 "chai", che in maceratese significa "leeteve da li cojò che ve calimo jò casa" e in italiano si traduce come "di prossima demolizione". Tristezza infinita. Non vi dico la faccia di quella poca e semplice gente che ancora ci vive. Resta qualche hutong attorno alla Torre del Tamburo e a quella dell'Orologio, resiste ovviamente anche NanLuoGuXiang e tutta la zona sud e ovest che porta ai laghetti di HouHai. Ma la zona dalla metro di GuLou alle torri è un tappetto di macerie e hutong di prossima demolizione. Faranno la stessa fine di QianMen, ovvero piazza Tiananmen meridionale, che sembra il set di un film western.
Già. Dispiace anche a me.

- nel campus della Renmin University of China han terminato in un anno il megaedificiosupergalattico che è andato anche nelle tv italiane con un servizio su Ballarò di pochi secondi. Sede di uffici e dormitorio di studenti stranieri danarosi (quelli senza borsa di studio del governo cinese, per intenderci) sfoggia tutta la sua maestosità vietando la vista sulla strada a quelli che vivono nel dormitorio degli studenti squattrinati come me. Sto organizzando una colletta per piazzare un ordigno alle fondamenta.

- la nuova ennesima linea metropolitana che taglierà Pechino ovest da nord a sud è terminata e verrà inaugurata a breve. Per il sessantesimo anniversario della Repubblica Popolare (cioè fra due settimane) credo. Ferma anche a Renmin University of China. Evvai.

- il divario sociale aumenta che è una meraviglia, la vita costa sempre di più (concerti punk inclusi), ma birra e sigarette sempre di meno. E' questa la vera tragedia.

- "l'anno che sta arrivando tra un anno passerà, io mi sto preparando è questa la novità"...

In gamba gente.


"Wind will not cease even if trees want to rest"

1 Comments:

At 5:50 PM, Anonymous Anonymous said...

parlavamo delle nostre interiorita' come fossero delle metropoli

 

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