Sunday, March 29, 2009

Prima di andare a dormire

Splendido attico, in tema di zanzare e frastuono sparato dentro con tanto di tendine stile lenzuola dell'evaso. Ci piace. Andrebbe anche tutto bene. Manca un po' la puzza di tabacco, il vicino transessuale con la suocera incinta, un paio di santini e il libro in affitto, Agata Christie. Tutto sommato ci possiamo anche starci bene anche. Però. In caso contrario, piccola, le vie per andare a fare in culo sono infinite. Come quelle di qualcunaltro di non ricordo bene il nome. Io sciolgo le mie mutande qui. Sì, sono d'accordo anche io, magari un po' più di sudiciume come quella volta a Il Cairo, gente un po' più squattrinata, troppi colletti con le scarpe troppo pulite. Capisco, capisco. Danno fastidio anche a me. In compenso però risparmiamo sulla luce elettrica. La notte è abbagliata a giorno, le insegne dei locali ma poi che cazzo locali, un clarinettista per caso, i Parà della Folgore, camionisti dall'est e quelle cosine con rossetto e tacchi a spillo in attesa della loro prima mestruazione. Rimangio tutto. Decisamente meglio di quella notte a Il Cairo. E poi sai a cosa pensavo?! Quel viaggiatore solitario che ho perso per strada. Sarebbe stato in grado di addormentarsi anche in una vasca di piranha, poi improvvisamente perse quel non so cosa, arrancava ad ogni salita, non mordeva più la strada né andava all'assalto dell'ultimo vagone treno merci, si spense dentro e fuori e non cercava più neanche la sua solitudine. E, peggio d'ogni altra cosa, non si fermava più ad osservare. "Due cremini al cioccolato. E un kalashnikov, per la piccola...".

1 Comments:

At 4:21 PM, Blogger Chiara said...

Che piacere tornare a leggerti, buon pezzo (autobiografico?) lanciato un po li cosi... alla Daniè...

 

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