Monday, February 16, 2009

Camorra e trans

"La camorra è più a sinistra di Zapatero. Sissignori: avete letto bene. Una delle organizzazione criminali più forti del pianeta si è rivelata più progressista del premier spagnolo. L’abbiamo scoperto solo ieri, quando è saltato fuori che a Napoli il clan dei cosiddetti “scissionisti” (uscito vincente dalla guerra con i Di Lauro) aveva affidato ad un transessuale, Ugo Gabriele detto “Ketty”, la gestione di un fiorente traffico di droga.
Ammettiamolo: in nessun altro settore, pubblico o privato, un capo avrebbe assegnato un ruolo di primo piano ad un personaggio dalla sessualità incerta; nessun dirigente preoccupato dell’immagine della sua azienda o del suo partito politico, si sarebbe fatto rappresentare da una tipologia di persona destinata alla derisione o, peggio ancora, all’emarginazione.
Invece anche stavolta, la camorra ha dimostrato di essere un passo avanti rispetto alla società civile e di aver abbattuto tutti i tabù che ancora resistono tra la gente cosiddetta perbene.
I camorristi, insomma, hanno dimostrato di non essere dei maschilisti rozzi e ipocriti, così come ce li hanno consegnati dozzine di film e centinaia di libri. E dopo aver aperto le porte alle donne (nella camorra le “quote rosa” sono una realtà consolidatissima), i clan hanno sdoganato anche i “diversi” confermando che in quanto a costumi sessuali sono più a sinistra di Zapatero. Dunque, se non fossero arrivate le manette, nel clan degli “scissionisti” , Ugo-Ketty avrebbe fatto carriera né più e né meno come i colleghi maschi. In un partito politico o in una grande azienda, Ugo-Ketty non solo non avrebbe fatto carriera ma sarebbe stato trattato come un appestato.
La camorra sarà anche feroce e sanguinaria: ma ora sappiamo che è anche progressista."

Dal blog de Il Manifesto

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