Consigli prima di un esame. Uno qualsiasi. Purche' scritto.
Ebbene cazzo, se vali qualcosa dimostralo. Dimostratelo. Non ti vanti ogni santo giorno delle tue doti (presunte e nient’altro) di osservatore attento, lettore, rielaboratore, creatore di pensiero, scrittore?! Bene cazzo, dimostralo. Dimostratelo. Ci siamo ragazzi, niente panico. Una penna sul banco, un foglio di carta davanti ai tuoi occhi. Ci sono. Afferra la penna. Sono pronto, aspetto solo la domanda. Mi serve una domanda. Arriva anche quella. Anche quella su un foglio di carta. Bianco anche quello. Sono sedici righe di domanda. Le divori in quattro secondi e venti primi, stacchi gli occhi dal foglio: sì! Più o meno ci sono. Me ne posso occupare io. Rileggi le sedici righe, stavolta parola per parola, ci metti di più, diciamo undici minuti. Non hai neanche fatto caso in che lingua siano scritte le sedici righe: chi se ne frega, è una lingua che conosco, non importa quale sia. Sì sì, ci sono. Ristacchi gli occhi dal foglio, rapida occhiata in giro, respiro di sollievo, tiri su le maniche e lasci sfuggire un sorriso. No cazzo, il sorriso no! Fa niente… non mi ha visto nessuno. Bene cazzo, ci siamo. Hai ancora la penna in mano, le dita che tremano, hanno voglia di stuprare il foglio come te hai voglia di stuprare la tua donna non appena torni a casa. Ci siamo cazzo. E’ il mio momento. Dimostrare niente a nessuno, se non qualcosa a me stesso. Intorno a te è pieno di stronzi, alti, bassi, bianchi, neri, gialli, uomini, donne, trans, niente animali (l’ingresso è vietato agli animali), cristiani, musulmani, induisti, atei… Carina quella ragazza sulla seconda fila… Il tipo di fianco è un anarchico di sicuro, lo riconosco dal sorriso che accenna… Il cinquantenne alle mie spalle ha ben poco da ridere invece. Vediamo di non perderci subito in stupide considerazioni. Agli stronzi qui intorno penserai dopo. Sono tutti più svegli di te, sono tutti più seghe di te, valgono tutti più di te, nessuno vale più di te, sei superiore a tutti, non sei superiore a nessuno. Ma a questo penserai dopo. Ora c’è tempo solo per la tua capacità di leggere e rielaborare, scrivere e stuprare, finale col botto. Hai nascosto uno spinello nel cesso al piano di sotto. Aspetta solo te. Ma prima il dovere. Se vali qualcosa dimostralo adesso. Non dimostrarlo a nessuno, se non al massimo a te stesso. È ancora in canna la penna? È ancora in canna. Un’ultima occhiata alla tipa in seconda fila (carina davvero!), tira un po’ su col naso, una botta agli occhiali, passa una mano sugli attributi per vedere se manca niente… no, non manca niente. Non hai altre scuse, è il tuo momento, se vali qualcosa è adesso che lo devi dimostrate. Bene. Fionda la penna sul foglio, ottanta parole al minuto, calligrafia appena leggibile per te, per te e nessun altro… oggi questo foglio voglio farlo urlare cazzo…!
5 Comments:
anche io. a tutti i quattro fottutissimi esami che mi mancano!
saluti bolognesi, ancora per poco!
silvia
Dopodomani mi laureo, cmq ottimi consigli davvero! Sei un grande!
Gabba gabba hey...
Ira
pazzesco come uno possa passare la giornata a chiedersi: "cos'avrà vissuto oggi daniele", senza nemmeno averlo mai conosciuto. mah, ringrazio silvia che mi ha fatto leggere il tuo blog tempo fa.
Phil
ahahah! vedi daniè che ti sto facendo pubblicità! :) anche un mio amico (phil) t ha scritto!
quello che stavo cercando, grazie
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