Improvvisarsi giuristi. Ovvero ho trovato la soluzione.
Tempo fa un professore cinese ci ha detto che moltissimi ricchi cinesi prima di morire fanno testamento e lasciano tutto allo Stato. E ci ha chiesto se sapevamo il perché. "Legge di governo" ho risposto facile io, dimenticando per un momento che Mao è morto trent'anni fa. "No. Lo fanno perché vogliono che i figli si formino da soli e costuiscano le proprie fortune senza i mezzi del padre". "Che cazzata" ho pensato io sorridendo sotto i bassi che non ho. Figurati se in Italia c'è qualche coglione che fa lo stesso, roba da pazzi.
Poi c'ho ripensato. E non è affatto una cazzata. Illuminazione! E' la soluzione a tutti i problemi socio-economici! La più grande trovata dopo l'invenzione di dio!
Che uno sia pure libero di lavorare e guadagnare quanto vuole. Arricchitevi! Ma una volta morti proprietà e capitali tornano nelle casse dello Stato, cioè nelle tasche dei cittadini tramite strutture e servizi. Nella situazione attuale il denaro non è un mezzo, è un fine. Non è uno strumento, è fine a se stesso. La gente accumula capitali non per goderseli o farli godere agli altri, ma per farli ammuffire nelle banche, nelle cassaforti, nelle ville in Sardegna. Alcuni criticano la tassa sulla succesione. Io abolirei proprio la successione. Hai guadagnato? Bravo. Sei morto e non hai avuto tempo di spenderti i soldi? Ci dispiace. Ma i soldi accumulati li prendiamo noi Stato. Che senso ha l'eredità? Che senso ha non spendere soldi e accumularli? Per chi li accumulo? Se mio padre guadagno 1000 euro col suo lavoro, cosa c'entrano quei 1000 euro con me? O con mia madre? O con mio figlio? Che i soldi e le proprietà tornino allo Stato e che lo Stato le redistribuisca in base ai bisogni! Utopia? Come sempre l'utopia non è l'irrealizzabile ma l'irrealizzato. Sta a noi. Se non si cambia è colpa nostra. Evidentemente ci fa comodo così. Fatte le dovute eccezioni siamo tutti figli di papa', anche se non ci piace ammetterlo. Ieri pomeriggio ho lavorato come inteprete, stanotte vado a fare la comparsa per un film; i soldi che faccio li metto da parte per il mio viaggio in India di fine gennaio. Se nel frattempo muoio, questi soldi per quale motivo non dovrebbero ritornate allo Stato?! A chi dovrebbero andare!? A mio padre? A mia sorella? Alla mia ragazza? Al padrone che mi ha pagato? Non ne vedo ragioni. Che tornino allo Stato e che siano spesi per comprare carta, penna e libri nelle zone povere della Cina dove i bambini siedono in sette su una panca per due. Che quei miei soldi vengano utilizzati come parte per una borsa di studio per un ragazzo che vuole venire a studiare in Cina, come io ho fatto. I figli e le vedove vengano mantenuti ed aiutati dai fondi di Stato, non dai capitali del defunto. Che ognuno usufruisca di quello che produce in vita. Basta parassiti nullafacenti obesi velinesenzatalento e figli di papa'. Il primo egualitarismo è quello economico di partenza. Inutile essere uguali di fronte alla legge se poi la legge la compra il più ricco. Basta eredità, che tutto torni allo Stato! Che questa cosa non sia una scelta personale ma una legge di Stato. Mai creduto nella legge, ma bisogna pur essere pragmatici come ci ha insegnato San Deng Xiaoping. Che lo Stato abolisca eredità e successioni e obblighi il ritorno di beni e capitali dopo la scomparsa del proprietario, che non si chiamerebbe più tale ma casomai "utilizzatore". I soldi non vanno accumulati o posseduti, vanno usati. Non deve essere l'uomo puttana del denaro, dovrebbe essere casomai il contrario. Ma se questa cosa la fa il singolo diventa solo quella figura che alcuni definiscono "benefattore" ed altri "coglione". Non serva volontà per questo, non funzionerebbe. Serve un comune accordo (fa male parlare di "legge" e "stato" per un anarchico).
Ora non ho più dubbi: sono pazzo sul serio.
3 Comments:
devo dedurre che tuo padre non gode di molti fondi pecuniari...
danie,
firmo a sangue...solo una cosa smettila de fa l'anarchico quando poi parli ogni volta di stato sociale, ruolo dello stato, pensioni e via discorrendo...forse e' il caso che ad un certo punto fai due piu due tra come la pensi e come te ricordi de avella pensata. Per il resto AMEN!!!
Ciao giovane cinese,ho provato a legere alcuni tuoi scritti e dal mio punto di vista sono alquanto strani.
Hai un modo di pensare molto statalista e mi pare che da certe tue affermazioni,dimentichi o ignori che che ci sono dei valori che sono sani principi di un vivere civile.
Tu affermi che se un padre,con duro lavoro riesce ad accumulare un certo benessere,alla sua morte questo eventuale benessere non va dato ai figli ma allo stato che poi detto stato da ai poveri che ne hanno bisogno.
Io non conosco il tuo paese ma da quanto leggo non mi pare che in detto tuo paese i politici sono uomini di garndi principi e altruisti.
Se così fosse potrei anche capirlo,ma detti politici(non solo in Cina) ma anche in Italia ed altri paese,sono dei fannulloni e ladri che rubano per il loro benessere personale anche ciò che nel mio paese versiamo allo stato sotto forma di tasse.
Sappi che il 50% circa del reddito di noi italiani lo diamo allo Stato sotto forma di tasse il quale
Dovrebbe essere utilizzato per offrire tutti servizi sociali a tutti noi e pensare alle categorie bisognose oltre che al mantenimento di chi gestisce detto denaro.
Quindi perchè mai dovrei dare quanto eventualmente ho saputo economizzare per favorire i mie cari?
Ti chiedo ma in Cina,le pagate le tasse?se non le pagate ok potreste avere ragione in parte.
Ma se anche voi li pagate,quanto tu affermi è proprio assurdo.
Se vuoi avere uno scambio di ide con me questo è l'indirizzo del mio blog
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