Sunday, April 29, 2007

Cina e punk... sigh!!




Fonte: China Tunz
Foto: Pechino 2004, il mio primo concerto punk in Cina




Il punk italiano in Cina
Teneteli d'occhio, gli stalloni italiani sono tornati ! Un nuovo album, le date del “Lunga Marcia” Tour che li vedra' in azione in tutta la Cina a inizio maggio, una gustosa anteprima delle loro ruggenti canzoni e un racconto che ci narra origini, vita e miracoli di questa fantomatica band.
L'INIZIO DELLA FINEdi Lucio Cascavilla
La prima volta che parlammo di questa cosa, era in una casa a Napoli vicino piazza Mazzini. Non ricordo più nemmeno il nome della strada, ma forse non è importante.
"Sai che potremmo fare?", dissi rivolto a Eddy, mio coinquilino, amico e compagno dei corsi di cinese, "quando andiamo in Cina, potremmo metterci a cantare le canzoni dei CCCP, e diventare famosi. Tanto nessuno li ha mai sentiti in Cina. Diciamo che le canzoni sono le nostre e facciamo una barcata di soldi".
Annuì. Effettivamente l'articolo sui giovani cinesi che ascoltavano punk lo avevamo letto assieme, e io non mi ero inventato nulla. Raggiante ne fu convinto in un nanosecondo. Mi guardava come se fossi stato un genio, ma in realtà avevo detto solamente l'ennesima cazzata. Probabilmente sorseggiò una birra, o aspirò del fumo da una sigaretta, non lo ricordo, poichè tutto questo fino ad oggi non era mai stato cosi' importante metterlo per iscritto. Tutto si concluse lì, non fu aggiunta nemmeno una parola, però quella frase rimase nell'aria. Ogni tanto ci ripensavo, ma mai seriamente.
Tirava vento la sera che decidemmo di dare un seguito a quella discussione, ed erano passati diversi anni. Ne avevamo ben venticinque, quando parlando con John Shady, che ne aveva 35, decidemmo che era il momento di provarci. Provare a perdere la faccia. Parlai con John e lanciai un urlo a Eddy, che era seduto poco distante a parlare con una ragazza. Una ragazza inutile ricordarlo, dalle fattezze decisamente brutte. Ma come si sa l'alcol riesce a farti trovare divertente anche la sciagura più atroce, e spesso si beve per dimenticare di stare a parlare con un cesso.
"Lunedi andiamo a fare le prove!" gli urlai, mentre John si sfregava le mani.
"Le prove di che?" mi chiese lui.
"Le prove con la band!"
Non dissi altro e lui si immerse nelle sue profonde ricotte. Kill the poor, I wanna be sedated, Surfing Bird e Spara Yuri sarebbero state il nostro battesimo del fuoco su un palco ed in sala prove. In pochi secondi ingaggiammo Sandro al basso e John si diede da fare per trovare un batterista. Lasciai John ed andai a parlare con un qualsiasi cesso anche io. Il lunedi pomeriggio alle 5 avevo già dimenticato dell'appuntamento. Fu John con una telefonata a farmi staccare le chiappe dal divano. Io ancora non ci credevo che qualcuno potesse prendere sul serio l'offerta che in quel momento facevo.
Erano nati gli Spermatozeus, e suonammo con tanta gente: Sam, Chris, Matti. Ma il gruppo base con i quali io e Eddy avevamo suonato ci stava per lasciare. Mihao virtuoso batterista svedese, tornava in Svezia a sposarsi, con l'adorata Elizabeth, ragazza con la quale avevo avuto infinite discussioni al telefono, poichè il caro Mihao non era in possesso di un telefono. Sandro tornava in Italia per un paio di mesi, ma aveva già deciso che voleva suonare qualcosa di più consono alle sue qualità di musicista. Non lo biasimai quando smise di suonare con noi. John Shady, l'uomo che aveva scritto con la musica delle canzoni memorabili, incomprensibilmente ci lasciò per andare a vivere a Chiangmai in Tailandia. Ma io e Eddy avevamo voglia di suonare. Dovevamo trovare qualcuno disposto a perdere tempo con noi. Non fu difficile, a Kunming passano una infinità di sfaccendati, e qualcuno che sapesse mettere insieme tre sconclusionati accordi punk lo avremmo trovato di certo. Maestro Pippo Papozzi, con la testa piena di dread passò davanti al box insieme a Ciccio Fiabeschi in una calda serata settembrina, mentre io mi preparavo a diventare 26enne. Sempre in ritardo per il punk, e ancor più in ritardo per l'autodistruzione che il punk andava predicando. Noi volevamo vivere a lungo e scopare fino all'infinito, ma forse anche questo non succederà mai. Il maestro Papozzi, accettò di buon grado di far parte del gruppone. E sfortunatamente lui suonava Bossanova e jazz. Insomma uno serio, mica cazzi. Ma ormai dovevamo cambiare nome, non eravamo più gli Spermatozeus, eravamo una entità diversa. La parte ritmica era cambiata totalmente. Adesso eravamo io, Eddy, il Maestro Pippo Papozzi alla chitarra, Xiaodu, giovane studente del conservatorio di Kunming, al basso, e Wanghui, del quale non ho mai saputo cosa realmente facesse per mantenersi alla batteria. Wanghui era il più veloce con il suo strumento ma anche il peggiore, incapace di portare cambiare ritmo in qualsivoglia condizione, ma ancora oggi gli vogliamo bene. Erano nati gli Smegmariot. Gli ultimi due componenti li raccattammo in momenti di bisogno, ma mai il bisogno si dimostrò più efficace per formare il supercombo che adesso è con noi animo e corpo. Carletto arrivò in città in marzo. Xiaodu ci aveva appena detto che doveva lasciare la band per motivi di studio, o forse perchè non era punk abbastanza. Subito gli chiesi cosa sapesse suonare. Lui si vedeva subito aveva la stoffa degli altri stalloni italiani, ed era partecipe del progetto. Suonare con lui era come suonare con la cintura di sicurezza e l'airbag laterale. Insomma infondeva sicurezza, mica cazzi. L'ultimo a raggiungerci fu Demon Jon. Spaesato in locali vari e appena giunto a Kunming gli demmo l'opportunità di sognare e di fare l'imbecille assieme a noi. Accettò di buon grado. Timido ma fantastico, cercò subito di diventare italiano al cento per cento. Cazzo mica era facile.
Fu un'altra sera a casa a Kunming che decise il nostro futuro. Dei rapidi conti. Eddy aveva qualche centinaio di euri, ed io pure. Il costo totale sarebbe stato basso. Decidemmo di fare, l'ultima cazzata della vita. Nove eroi al servizio della causa del punk:due voci, una chitarra, un basso, una batteria, tre telecamere, ed una addetta al merchandising. Nove eroi pronti a servire la causa del punk, ma visto sotto un aspetto diverso. Non l'autodistruzione, ma la voglia di vivere, non la disperazione, ma la voglia di esprimersi, ed esprimere le proprie idee e la propria personalità, e pazienza se una canzone dei CCCP rende meglio l'idea di quelle liriche sgangherate che proviamo a scrivere. Tanto adesso, lunedi 30 aprile, mica un giorno qualsiasi, il tour comincia. Magari la nostra vita non cambierà, ma almeno cominceremo a divertirci, almeno ci proveremo.
Smegma Riot Tour in China
Hi guys! Finally Smegma Riot, Yidali Zhongma Pengkedui, in town! They are on China tour in May to promote the new album "A lovely touch of brutality". Smegma Riot the crazy italian punk band is back after some years of silence. The impact on the stage... madness... pure emotion....it will be a great show for an unforgettable tribute to the thirty years of punk rock music!
大家好!意大利种马朋克乐队Smegma Riot终于来啦!他们将在五月
开始新专辑"A Lovely Touch of Brutality"《野性的迷人触摸》的发布
巡演。在经历了几年的沉寂后,Smegma Riot这支疯狂的意大利朋克
乐队又回来了。舞台的冲击力, 疯狂, 纯粹的情绪……这将是一次了不起的演出, 向三十年历史的朋克音乐致敬!

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