Odio Citanò. Dal 1922.
Da giorni mi chiedono se sento il clima pre-partita. Quale partita, scusate? Il derby non è una partita. Per me, nato e cresciuto tra i Sibillini e l’Adriatico, il Derby del Chienti non è un derby, è IL derby. Non c’è derby d’Italia che esista, non c’è evento apocalittico che riesca a trattenermi a casa o davanti a un televisore, a uno schermo. Domenica sarò al Polisportivo di Macerata Marittima a tifare i colori biancorossi, a cantare e gridare con quanto fiato in gola, a sostenere la squadra per 90 minuti, a rischiare l’ospedale o la galera quando segna la Rata. Dopo un anno e mezzo di pandemia e di chiusura degli stadi, a quasi due anni dall’ultima sfida con i pesciaroli rossoblù, sento questo derby in trasferta come il pensiero fisso da tre mesi a questa parte.
Avanti Rata, invadiamo il porto. Domenica un unico imperativo: tutti e tutte al Polisportivo!
perché sei quella che non si dimentica
perché io sono cresciuto con te…
e non c’è donna che possa competere
e non c’è stella che brilla più di te,
perché mi basta sapere che è domenica
e che ritorno di nuovo da te…
1 Comments:
Citanò merda
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