Thursday, January 17, 2019

10 anni fa: come a diventare uomo all'improvviso e contro volontà.

E non è neanche il dolore. E' più un senso di sbandamento, angoscia, paura. Come a sentirti il vuoto sotto i piedi, come a vivere parallelamente alla realtà. Prendere lentamente coscienza di qualcosa di non proprio facile digestione. Come a esser costretti a qualcosa di incontrallabile e detestabilmente vero. Come ad avere un coltello piantato in testa, da tempia a tempia, perennemente. Come a sfilarselo all'improvviso ed uscire nudi in strada, stressatissimi e comprensibilmente incazzati. Come a non capirci niente. Come a far finta di niente. Come in una rivoluzione. Come a dare nuove definizioni a parole come "problema", "disagio", "malessere", non necessariamente più valide delle precedenti definizioni ma decisamente più valide per il momento. Come ad affacciarsi al mondo per la prima volta, come a diventare uomo all'improvviso e contro volontà, come ad entrare alla vita e farlo inaspettatamente. Come sempre certezze meno di niente, ma "certamente" di fronte alla morte col relativismo di Einstein ci fai poco niente.

Macerata, 11 gennaio 2009

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