Monday, June 04, 2018

Fascismo e antifascismo al tempo dei governi giallo-verde. Una lettura che non promettiamo breve.


"Pasolini segnala più volte il pericolo rappresentato “dai giovani fascisti, dalla frangia neonazista del fascismo che adesso conta su poche migliaia di fanatici ma che domani potrebbe diventare un esercito”. Tuttavia non attribuisce quel fanatismo al persistere e ripresentarsi dell’ideologia fascista, perché associa quest’ultima solo agli “antichi valori contadini, tradizionali, particolaristici, regionali”. La violenza dei neofascisti per lui non è davvero fascista. Si dicono fascisti, compiono violenze in nome del loro essere fascisti, eppure il loro non è fascismo, perché il “vero fascismo” è ormai un altro.
Guardando alle violenze nere di allora e di oggi, io invece mi appello al ragionamento induttivo noto come test dell’anatra: se un uccello cammina come un’anatra, nuota come un’anatra e starnazza come un’anatra, chiamo quell’uccello anatra.
Se un tale si dichiara fascista, fa il saluto fascista, dice cose fasciste e aggredisce o incita ad aggredire neri, rom, lgbtq o militanti antifascisti, io chiamo quel tizio fascista e la sua ideologia fascismo. Non vedo perché non dovrei farlo.
Pasolini, invece, resta aggrappato alle sue premesse: vede che l’uccello cammina, nuota e starnazza come un’anatra, ma non vuole chiamarlo anatra se non introducendo mille distinguo per dire che in realtà la vera anatra non è quella che appare e agisce come un’anatra bensì un nuovo tipo di anatra che… "

Fonte:
https://www.internazionale.it/opinione/wu-ming-1/2018/06/04/pasolini-salvini-neofascismo

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