Friday, November 17, 2017

塑料中国 Di Cina, plastica, miseria e anarchia.


"China is the leading importer of plastic wastes from Japan, Korea, Europe, and USA"
"Plastic China" (2016), by Wang Jiuliang

Documentari come questo ci aiutano a ricordare che la Cina non è solo la seconda economia al mondo e una tra le nazioni più presenti nella cronaca della pagina "Esteri" dei nostri quotidiani, ma anche un paese enorme, pieno di contraddizioni e diseguaglianze sociali, dove migliaia di operai e contadini vivono ancora come negli scritti di Marx di metà Ottocento.
Penso ancora, e ancora con una certa ingenuità, che oggi gli uomini non dovrebbero più vivere in queste condizioni di miseria. E che tutti i bambini del mondo non dovrebbero vivere nella monnezza né lavorare, ma avere accesso gratuito all'istruzione.

Sulla plastica.
D'estate, ai tempi del liceo, andavo a fare qualche lavoretto stagionale per guadagnare due soldi da spendere in viaggi e divertimento. Una volta fu a raccogliere erbacce nei campi di basilico, nella campagna fuori Macerata. Eravamo parecchi a lavorare, in gran parte giovani. Io avevo 17 o 18 anni, c'era un tale di qualche anno più grande di me che indossava un cappello di paglia e parlava poco. Un giorno lo vivi inveire contro un anziano contadino che bruciava della plastica nel campo. Inquinava, sosteneva. Un altro giorno passò di lì uno dei padroni, e scherzando disse a noi ragazzi, chini sul basilico: "Cosa fareste voi senza di me!?". Il tizio che parlava poco alzò la schiena, e con le braccia penzoloni e lo sguardo al tramonto sospirò: "L'anarchia!".

0 Comments:

Post a Comment

<< Home