Friday, February 10, 2017

Nel caso nulla importasse...

"Una volta che entri nell'ottica di non prendere più nulla sul serio è fatta. Passi le giornate ad ascoltare jazz, leggere poesie, bere tè la mattina e rum con ghiaccio al tramonto, cagare, contemplare il panorama fuori della finestra che cambia repentinamente luce – un attimo c'è il sole e l'attimo dopo arriva un tifone tropicale - come solo ai Caraibi, forse solo a Cuba può succedere. Vai a trovare vecchie amiche come Margarita, come Caridad, come Hayda, come Rita Cassia, come Miriam: a leccare il loro sudore, a scoparle davanti e di dietro, senza curarti della pulizia perché “il sesso non è adatto ai perfettini. Il sesso è scambio di liquidi, fluidi, saliva, alito e odori forti, urina, sperma, merda, sudore, microbi, batteri. O non è sesso. Se si limita alla tenerezza e alla spiritualità eterea, resta una parodia sterile di ciò che sarebbe potuto essere. Niente”. E se tua moglie se ne va negli Usa puoi sempre andare alla bisca (per poi incazzarti puntualmente perché perdi), farti in bici tutto il Malecón per consultare una vecchia santera, oppure finire a casa di un tuo amico reporter che ora campa scattando foto per un catalogo di puttane a farti una canna pensando a ciò che poteva essere e a ciò che potrebbe essere. Ma non prendi nulla, davvero nulla sul serio: non la fame, non la povertà, non la censura, non l'infelicità. Nulla. E se anche il vento si porta via un po' del tetto di casa tua, pazienza. Niente importa..."

Pedro Juan Gutiérrez, scrittore cubano

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