Monday, November 21, 2016

Schiavi senza diritti: i cinesi negli Stati Uniti tra '800 e '900



"I cinesi costavano pochissimo ai nuovi padroni americani. Non erano sindacalizzati ed erano, a detta di tutti, molto efficienti. Di loro si diceva che “non si stancavano mai” e che “erano docili come agnellini”. Per molti, che avevano assistito al crollo del sistema schiavistico, furono degni sostituti degli schiavi neri, anzi meno riottosi e più obbedienti. Questo giudizio positivo si accompagnò anche a delle facilitazioni legislative. Il trattato di Burlingame tra Cina e Stati Uniti garantiva agli immigrati cinesi gli stessi diritti dei residenti e li proteggeva da sfruttamento, discriminazione e violenza. “Nessuno potrà più picchiare un cinese”, disse un Mark Twain particolarmente gioioso all’annuncio del trattato nel 1868 . Twain, che anni dopo denunciò i maltrattamenti coloniali nel Congo di re Leopoldo, era disgustato dall’atteggiamento della legge verso i cinesi. Nonostante le violenze subite non aveva mai visto un poliziotto accorrere in loro difesa. Schiavi senza diritti"

Fonte:
http://www.internazionale.it/opinione/igiaba-scego/2016/11/19/stati-uniti-razzismo-cinesi

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