Monday, February 08, 2016

Sull'illogicità della situazione

All'università gli incontri più piacevoli:

"Ehi ciao, che fai?"
"Lavoro... preparo lezioni... E te?"
"Canne. E poco altro"
 "..."
"Le canne da pesca. Vado a caccia e a pesca."

Ha vissuto da barbone in alcune città dell'Italia settentrionale. Poi gli hanno detto che si dice "clochard". Giura che non faceva troppo freddo sui marciapiedi del nord. Preferisce tuttora stare attaccato ad una bottiglia che ad un cellulare.

"Aglio" in polacco si dice "czosnek". La mia amica è in Camerun. La mia tipa nell'Iperuranio. Mio cugino in Estonia. La mia amante in Cina. La mia maestra sotto terra. Il mio cane non so. I miei sogni non ricordo. I miei ricordi qui con me. Have you seen by any chance my mobile phone? Quando sorridi sembri un film muto bosniaco in bianco e nero. L'illogicità della situazione. Il libro sullo scaffale. Il controllo dello Stato. Le punizioni istituzionali. Lo stigma sociale. Il pregiudizio culturale. Il mais e l'avena. Precario di professione, attaccabrighe per passione. Viaggiare senza sosta e viaggiare con la fantasia nei momenti di sosta. I momenti della nostalgia.

In un mondo che va a puttane noi ci portiamo avanti col lavoro.

"Il perder tempo a chi più sa più spiace"
Dante - Purgatorio III

"fino ai laghi bianchi del silenzio fin che Athaualpa
o qualche altro Dio non ti dica descansate niño,
che continuo io..."
Paolo Conte -  Alle prese con una verde milonga

Non vorrei andare. Semplice paura. O paure. Ma, come direbbe De Andrè: suonare sai, suonare ti tocca.

0 Comments:

Post a Comment

<< Home