Thursday, September 18, 2014

Diario di un prof: della sinofobia.

Leggo oggi su Internazionale on-line un articolo pubblicato due giorni fa: "Italia-Cina. Italiani i più sinofobi, dopo giapponesi e vietnamiti"

http://www.internazionale.it/news/italia-cina/2014/09/16/italiani-i-piu-sinofobi-dopo-giapponesi-e-vietnamiti/

Secondo il testo, che riporta statistiche e informazioni prese dal think tank statunitense Pew Research Center, gli Italiani sono nel mondo il popolo che più odia (o teme, visto che su Internazionale si parla di "sinofobia") la Cina, ovvero il paese in cui l'immagine della Cina è tra le peggiori:

http://www.pewglobal.org/2014/07/14/chapter-2-chinas-image/

Non si capisce bene cosa si intenda per "Cina", se il governo e le sue scelte politiche interne ed estere, se il Partito comunista cinese, se le sue scelte in tema di diritti umani, se i cinesi in generale, se la loro cultura e usi, se i cinesi all'estero, se le imprese dei migranti cinesi nel mondo occidentale, se niente di tutto questo o un po' di tutto... A me comunque quanto dedotto e riportato su Internazionale sembra molto poco probabile.

Racconto però quanto mi è capitato stamane a scuola. Ora di supplenza in una classe prima, giovanissimi novizi al liceo linguistico. I ragazzi non hanno cinese come insegnamento, quindi una volta tanto mi ritrovo in un'aula senza dover per forza parlare di Cina, cinesi o lingua cinese. Per ammazzare il tempo parliamo del più e del meno e chiedo ai ragazzi come mai hanno deciso di iscriversi al liceo. Una delle alunne mi chiede poi se è vero che in Cina mangiano i cani e i topi e, poco dopo, tagliando corto mi fa: "beh comunque ho visto video di come i cinesi maltrattano gli animali, io odio i cinesi e li ammazzerei tutti" (tradotto in italiano dal dialetto locale).

Considerando la tenera età quanto detto dalla ragazzina ci sta, anche se un po' spaventa. Certo è compito di noi docenti riprendere atteggiamenti e propensione ad odio e violenza verso chicchessia, specie se a sfondo etnico. Non conosco la studentessa in questione, non so in che ambiente viva, che esperienze abbia avuto, chi sia la sua famiglia o che video guardi di solito, ma immagino ahimè che non sia l'unica a pensarla così. Peccato non averla come alunna, peccato non aver potuto passare più tempo con questa classe... forse avere l'opportunità di conoscere meglio e più a fondo la civiltà cinese avrebbe contribuito a farle avere un giudizio meno superficiale e violento. 

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