Diario di un prof: ah, il crocefisso!
Insegnando nelle aule del liceo, non posso
fare a meno di notare sopra il mio capo, dietro le spalle, quel vecchio pezzo di legno
col cadavere appeso: il crocefisso.
In alcune aule è davvero ridicolo e
inquietante: enorme e pesante, sembra quello che si trova nelle chiese di
campagna. In particolare uno di essi mi ricorda un crocefisso che era a casa
della mia bisnonna. Glielo regalò un soldato polacco in ritirata coi tedeschi
sul finire della seconda guerra mondiale: l’aveva rubato in chissà quale chiesa
del centro o del sud Italia.
Una quindicina di anni fa, quando sedevo sui
banchi e non sulla cattedra, in classe mia eravamo soliti far saltare il crocefisso
dalla finestra. Prima lo spezzavamo, poi giù di sotto in giardino. Una volta lo
bruciammo anche. Vandalismo infantile misto a un anticlericalismo latente e a
una passione sfrenata per la blasfemia.
Poi un giorno ci beccarono (il giardino di
sotto era pieno di rimasugli di crocefissi) e ce la fecero pagare.
Dice Umberto Eco:
“almeno due generazioni di italiani hanno
passato l’infanzia in aule in cui c’era il crocifisso in mezzo al ritratto del
re e quello del duce, e sui trenta alunni di ciascuna classe sono diventati
atei, altri hanno fatto la Resistenza, altri ancora, credo la maggioranza,
hanno votato per la Repubblica. Sono tutti aneddoti, se volete, ma di portata
storica, e ci dicono che l’esibizione di simboli sacri nelle scuole non
determina l’evoluzione spirituale degli alunni”.
Sì, difatti però il ritratto del re e quello
del duce sono stati rimossi. Il crocefisso no. Perché?!
Perché per me questo rappresenta il crocefisso:
il passato, il vecchio, le paure che non riusciamo a scrollarci di dosso. Feudalesimo.
Oppressione. Barbarie.
Che ogni individuo sia libero di esporre i
simboli che meglio crede, ma che lo Stato sia laico e gli edifici pubblici
privi di tanta insensatezza.
A cominciare dalla Scuola.
1 Comments:
Il vero problema del crocefisso, secondo me, è il fatto che colui che crede ha bisogno di un simbolo appeso per ricordarsene....
Io non appenderei nulla nelle classi, e se questo offendesse qualcuno allora - per rispetto di tutti - appenderei tutti i simboli in ogni classe, come ci sono ( nella cartine appese ) tutte le bandiere del mondo.
F.G. de Vett
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