Colf e prostituta
"Vedere la colf e la prostituta come facce della stessa medaglia non significa semplicemente alludere al fatto che queste sono le due attività remunerate svolte oggi in Italia dalla grande maggioranza delle donne migranti. [...] Opposte l'una all'altra nelle rappresentazioni dominanti, queste figure sono i poli «abietti» che contengono e delimitano l'idea della femminilità «rispettabile», due elementi di una stessa economia discorsiva che costruisce, intrecciandole, l'idea di una differenza culturale naturalizzata, l'identità europea e i rapporti di genere"
F. Scrinzi, "Professioniste della tradizione. Le donne migranti nel mercato del lavoro domestico", 2004
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