Diario di un prof: il fascino delle discipline umanistiche
L'altro giorno ero al liceo, lungo il corridoio a preparare le fotocopie per il compito in classe di cinese.
Ho notato da tempo che a scuola ora c'è questa moda (assente quando ero io studente) di fare lezione con la porta aperta. E' una bella prassi, dà un senso di apertura, di informalità. Sembra quasi che le lezioni siano accessibili a tutti. Ogni tanto, passando per i corridoi, sbircio all'interno delle aule e vedo i miei colleghi estasiare gli studenti, incuranti di chi passa o di cosa succeda fuori. Mi sembra una pratica geniale.
Insomma, mentre ero intento a fare le fotocopie, sento dall'aula accanto una giovane voce di donna parlare di classi sociali ai tempi degli antichi romani, con riferimenti ed esempi sull'attualità, un discorso sublime, dolce, piacevolissimo, denso di termini latini. Gli studenti dovevano essere presissimi dalla lezione della mia collega: in aula non si sentiva volare una mosca.
E anche io, lo confesso, avrei volentieri lasciato perdere i fogli del compito in classe di cinese e mi sarei seduto volentieri con i ragazzi a sentire quella lezione.
"Homo sum, humani nihil a me alienum puto"
Terenzio
Ho notato da tempo che a scuola ora c'è questa moda (assente quando ero io studente) di fare lezione con la porta aperta. E' una bella prassi, dà un senso di apertura, di informalità. Sembra quasi che le lezioni siano accessibili a tutti. Ogni tanto, passando per i corridoi, sbircio all'interno delle aule e vedo i miei colleghi estasiare gli studenti, incuranti di chi passa o di cosa succeda fuori. Mi sembra una pratica geniale.
Insomma, mentre ero intento a fare le fotocopie, sento dall'aula accanto una giovane voce di donna parlare di classi sociali ai tempi degli antichi romani, con riferimenti ed esempi sull'attualità, un discorso sublime, dolce, piacevolissimo, denso di termini latini. Gli studenti dovevano essere presissimi dalla lezione della mia collega: in aula non si sentiva volare una mosca.
E anche io, lo confesso, avrei volentieri lasciato perdere i fogli del compito in classe di cinese e mi sarei seduto volentieri con i ragazzi a sentire quella lezione.
"Homo sum, humani nihil a me alienum puto"
Terenzio
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