Friday, October 04, 2013

Dal mare di morte al mare di parole

"Accanto al dolore c'è lo sgomento e la rabbia per l'atteggiamento delle istituzioni italiane e dell'Europa che continuano a considerare il fenomeno dei migranti come un'emergenza. I migranti arrivano sulle nostre coste da anni e continueranno a farlo ancora per molto tempo. E' evidente che occorrono scelte politiche diverse. Se le istituzioni non interverranno subito, saranno inevitabilmente complici di questo assurdo e vergognoso eccidio [...] Chiunque vedrà questi morti allineati sulla banchina, penserà ciò che sto pensando io: perché non li mandano a prendere vivi?"
Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa

Tranquilla compagna Nicolini, tanto domani sera c'è Juve-Milan e dei 300 morti annegati non fregherà più niente a nessuno. E il Mediterraneo continuerà a giocare questo suo ruolo non scelto e attualissimo di "cimitero dei migranti".

Consoliamoci pensando ai pescatori e ai cittadini di Lampedusa, che ancora una volta mi aiutano nel non farmi vergognare di essere italiano, mediterraneo, europeo, occidentale... Umano.

2 Comments:

At 7:49 PM, Blogger Massaccesi Daniele said...

la tragedia della nave sirio (1906): quando i somali eravamo noi...

http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=5923

 
At 9:41 PM, Anonymous Anonymous said...

non sei solo umano, ma profondamente umano.

Dal libro "La società sotto assedio" di Zygmunt Bauman :

"Il viaggiare per profitto viene incoraggiato; il viaggiare per sopravvivenza viene condannato, con grande gioia dei trafficanti di "immigrati illegali" e a dispetto di occasionali ed effimere ondate di orrore e indignazione provocate dalla vista di "emigranti economici" finiti soffocati o annegati nel vano tentativo di raggiungere la terra in grado di sfamarli."

oggi, più del solito, mi sento
uno straniero nella mia stessa terra, o come dico solitamente fra le mura domestiche, un touduke (偷渡客).

Mat

 

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