Sempre in tema di informazione fuorviante...
Questa immagine è stata pubblicata ieri su Repubblica. Nella didascalia in basso a sinistra leggiamo "Piazza Tienanmen, Pechino. 24esimo anniversario della strage". Al di là che questo sia stato scritto o semplicemente tradotto, a me sembra evidente che la descrizione dell'immagine tragga in inganno.
Vediamo due bambine con le bandierine stile celebrazione parata nazionale, dietro gente intenta a ballare e/o a scattare foto. L'idea che passa è che ieri in Piazza Tiananmen a Pechino la gente ricordava e celebrava il massacro avvenuto nei dintorni della stessa piazza 24 anni fa: niente di più falso.
Sanno tutti che in Cina "l'incidente del 4 giugno" (come è chiamato ufficialmente dalla nomenclatura cinese) non è ricordato pubblicamente e anzi ogni cosa che ha a che vedere con esso è censurata, controllata, bloccata. Guardando di nuovo questa immagine e rileggendo il testo sotto, avete questa sensazione?
2 Comments:
Bellissimo ed ennesimo esempio di distorsione della realtà. Vedendo questa immagine mi è subito tornata in mente la celebre foto scattata nel marzo del 2008 relativa agli scontri di Lhasa che fece poi il giro del mondo nell'aprile dello stesso anno : soldati cinesi in strada con infilate sotto braccio divise di monaci tibetani, nel chiaro intento di infiltrarsi negli scontri e attribuire le responsabilità delle devastazioni agli stessi. Ma analizzando bene la foto si nota dall'abbigliamento troppo leggero della gente circostante che non poteva essere il marzo del 2008, che quelle divise l'esercito cinese non le usava più da anni e che anche i taxi a pedali presenti nella foto erano antecedenti a quella data. In realtà era una foto del 2002 in cui le tuniche dei monaci vennero distribuite ad alcuni soldati per poter girare un film in costume, visto che gli stessi monaci si erano rifiutati di farlo.
Ti linko la foto: http://www.savetibet.org/media-center/ict-news-reports/photos-soldiers-monks-movie-set-claimed-be-lhasa-unrest
e un video che spiega bene la cosa: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=owef1fuYr3o
"Il pericolo non viene da quello che non conosciamo, ma da quello che crediamo sia vero e invece non lo è." Mark Twain
Grazie Daniele per essere una delle poche voci fuori dal coro, l'avessi avuto io un prof cosi ;-)
Mat
grazie per aver condiviso. non mi ricordavo di questo caso, ma mi è subito tornata in mente l'immagine di alcuni poliziotti che manganellavano senza scrupolo alcuno dei monaci lamaisti. si gridò contro la cina. peccato che quella polizia non era cinese ma nepalese o indiana, e i monaci erano attivisti per l'indipendenza del tibet, fuori l'ambasciata cinese in nepal o india.
la domanda da porsi è: tutti questi casi evidenti di mala informazione o disinformazione hanno portato gli utenti a cercare altri media fuori dal main stream per documentarsi più accuratamente? forse in parte sì, ma credo che in generale continuiamo ad aprire per primo la pagina di repubblica o della cnn, per la felicità di quei giornalisti che anche facendo il loro mestiere in modo pessimo, continuano a ricevere migliaia di euro al mese solo per il nome che si sono fatti.
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