Indecente
Però che bello soffrire le pene d'amore. Rotolarsi per il centro sballottolando tra un bar e un altro a chiedersi come, dove e perché. Mistero l'amore. Fissare il bicchiere mezzo vuoto e fare domande a caso al primo che passa. Barcamenarsi nelle memorie, decidere di farla finita, osare di più. Pensieri forti, fortissimi, che diventano ossessioni. Amore infinito, affetto a palate, felicità massima e malessere atroce. Il macabro nel quale mi ritrovo a mio agio. Indecente.
"Che sbornia ragazzi!" (cit.)
"Che sbornia ragazzi!" (cit.)
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