Sunday, February 26, 2012

Nadia Toffa e l'intervista a Giovanardi




Generalmente mi piacciono Le Iene e il giornalismo di indagine che propongono. Mi piace molto il lavoro di Nadia Toffa. Nell'ultimo servizio però, nella parte dove intervista Giovanardi sul tema dell'omosessualità, ha fatto un errore.

Giovanardi cerca di impostare il discorso sull'omosessualità usando la classica dicotomia naturale/innaturale. Secondo lui, la natura ha deciso che l'amore "naturale" è solo quello fra uomo e donna. Tuttavia l'essere umano è libero di trasgredire a questa legge, e innamorarsi di chi voglia.

Passa poi a parlare di istruzione e del ruolo dell'educatore. Secondo lui l'educatore (che sia il padre o il maestro) deve educare i bambini sin da piccoli in tema di amore e sessualità. E dire al proprio figlio che "il compagno di banco" può diventare suo amico ma non suo amante, perché anche lui ha il pisello. Si deve invece innamorare di chi il pisello non ce l'ha, ovvero le sue compagnette di classe. Qui cade in contraddizione. Educare non è natura, ma cultura. "Ai bambini gli si insegna", dice lui. Appunto. Questa non è natura, ma cultura. E' in-culturazione. Non legge di natura. Dunque l'omosessualità non è una trasgressione ad una legge di natura, ma una trasgressione ad una legge di cultura (la sua!). Qui Nadia, da giornalista, avrebbe dovuto far notare la contraddizione al politico e ridicolizzare quanto stava dicendo.

Invece Giovanardi è stato bravo a buttarla poi sul relativismo culturale, politico e storico che la questione omosessualità e diritti delle comunità gay in effetti hanno. Dando un tono alle sue asserzioni.

Qui il video:

"Essere omosessuali in Italia"