Sunday, December 04, 2011

Cork dice no all’austerity







“Daniele, vieni alla manifestazione sabato?” mi fa uno studente qualche giorno fa. “Manifestazione per?” chiedo. “Contro tutto” risponde. Beh, un ottimo motivo per manifestare. E così eccomi sabato al corteo di protesta. È stato organizzato dai ragazzi di Occupy Cork contro la politica internazionale di austerity e contro due nuove tasse che il governo irlandese vuole imporre. Lo striscione più grande era però quello del Partito socialista che, come ogni partito che si rispetti, ha cercato di monopolizzare la protesta. Presente anche il Partito dei lavoratori, poi mamme coi passeggini, studenti, cani, anarchici, freakkettoni, indiani urbani. 150-200 persone in tutto. Il corteo è partito dalla piazza accanto all’Opera House, per poi seguire il corso del fiume Lee, Patrick Street, il centro cittadino, è sfilato di fronte alle tende di Occupy Cork, poi South Mall (cuore finanziario della città), il porto, la stazione dei bus, di nuovo il fiume Lee per poi finire nella piazza di partenza. Sono seguiti vari interventi di sindacalisti, organizzatori e chiunque avesse voglia di condividere un pensiero. I partiti hanno invitato i cittadini irlandesi a non pagare le tasse in arrivo. Il mito dell’esempio islandese e gli insulti al Fondo monetario internazionale. La parte conclusiva al discorso di una sindacalista ho gradito particolarmente: “Dicono che le banche sono troppo forti per essere combattute. Beh, noi siamo troppo forti per essere sconfitti. Resistenza!”.
Io sono stato tutto il tempo con un’amica spagnola, una studentessa irlandese e il suo cane Jazz. Si è aggiunto a noi anche un anarchico greco che insegna flamenco a Cork e che io chiamo Tessalonika perché non ho mai capito quale sia il suo nome. È un radicale puro sangue, si guarda in torno alla ricerca di qualcosa di contundente da lanciare appena vede un poliziotto nelle vicinanze, ha litigato col servizio d’ordine del corteo perché secondo lui dovevamo tutti incappucciarci, bloccare le strade e sfondare le vetrine delle banche. Tessalonika è un personaggio da fumetti. Ho beccato poi due miei studenti che mi hanno invitato ad una festa techno per la tarda serata.
Un sabato, Cork, una manifestazione.

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