Friday, September 16, 2011

APPUNTI DI VIAGGIO: NEW YORK STATE (4)

Tratta ferroviaria New York Penn station – Buffalo Exchange Street, chilometro boh. Devo aver dormito un paio di ore almeno. Le cuffie ancora alle orecchie, il film in bianco e nero con Alberto Sordi che stavo vedendo è finito da un pezzo. Mi passano accanto, nel corridoio del vagone, una bellissima bimba bionda e subito dopo un ancora più bella bambina nera con le treccine. Faccio mente locale: sono negli Stati Uniti. Yu-hu!
L’aria condizionata è accesa a tutto, anche se fuori sta piovendo, il cielo è grigio e qui si muore di freddo. Governo ladro! Metto mano ai tanti fogli buttati nel mio zaino. Rileggo quella che sarà la mia presentazione domani all’università, poi rileggo il programma di tutti gli interventi. Non male. Soprattutto il rinfresco. Comincio un rapido calcolo di tutte le spese che ho sostenuto per venire a fare 15-20 minuti di discussione a questa conferenza di Studi Asiatici. Una cifra improponibile. Sto davvero invecchiando. Scoppio in una fragorosa risata che infastidisce i presenti ed obbliga la bimba nera con le treccine di prima a ripresentarsi in corridio e cercarmi con una sguardo.
Se non avessero chiuso i manicomi sarei sicuro chiuso in uno di loro. O al circo, come fenomeno da baraccone, tra la donna barbuta e l’uomo cannone.

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