Meno male
"Biazzi era già allora un ‘vecchio’, uno dei fondatori, di quelli che avevano seguito Indro dal Corriere nel ‘74.
Uomo di macchina e di coordinamento, non so come fosse diventato negli anni anche il link con la proprietà. Di certo, in quel periodo, il giornale lo faceva molto più lui di Montanelli. Era lui a dirigere la riunione delle 12 – seduto davanti alla scrivania del direttore, Indro dietro a leggiucchiare e talvolta ad assopirsi – era lui che dava il visto si stampi alla gran parte delle pagine quando già Montanelli era uscito, la sera.
Era un uomo cortese e determinato, a tratti cinico come ogni ‘vecchio’ di redazione in quei tempi. Una sera, saranno state le otto, si era diffusa la voce che era venuto giù l’aereo di Berlusconi, con lui dentro. Non era vero e non so come il rumor fosse nato, ma Biazzi ci chiamò per una riunione straordinaria, durante la quale arrivò la telefonata di smentita. «Meno male», disse un caporedattore un po’ leccaculo. «Eh sì, a quest’ora sarebbe stato un problema», rispose pragmatico Biazzi, pensando al casino nel dover smontare la prima."
Dal post "Il Giornale, vent’anni fa (post amarcord)", di Alessandro Gilioli
http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/07/15/il-giornale-ventanni-fa-post-amarcord/
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