Sunday, December 20, 2009

Neo imperialismi: il Natale in Asia orientale

Ieri sera sono stato ad una festa di compleanno in un locale a Sanlitun, area alto borghese di Pechino, dove il costo di un parcheggio auto per due ore è maggiore del salario giornaliero di un netturbino. Marxismi e lotte di classe a parte, credo di aver visto più alberi di Natale e addobbi natalizi in quel locale di quanti ne ricordi, per esempio, nell'intera città di Macerata.

Giorni fa leggevo in qualche sito che qualcosa come il 94% dei cinesi non sa cosa sia il Natale, ovvero ne ignora origini e significato. Ma allo stesso tempo, berretti da Babbo Natale, alberi pieni di palline colorate, stelle e stelline, addobbi e minchiate varie hanno coperto tutti i ristoranti, hotel, bar, negozi e anche abitazioni comuni di tutte le città cinesi. Il Natale in Cina è un business enorme, più grande del business delle indulgenze per la Chiesa Cattolica Romana.

Oltre il 94% dei cinesi non sa cosa sia il Natale. Ma per vendermi un pompelmo dal fruttivendolo o per portarmi a tavola un piatto di riso, camerieri e lavoratori vari son costretti ad andarsene in giro col cappellino rosso e bianco di Babbo Natale. "Dove hai lasciato la slitta?" avrei da chiedere, ma non so come si dica "slitta" in mandarino.

Il Natale non è festeggiato neanche nei paesi musulmani, dove Gesù (personaggio al quale, per chi non lo sapesse, il Natale è legato) gode di altissima stima e rispetto. Il Natale non si festeggia nei paesi musulmani, ma in paesi capitalisti come Giappone, Corea e Singapore sì. Ed ora anche nell'atea e comunista Cina! Avanti il prossimo...

Non che di Natale e di bambinelli tra mucche e asini freghi niente a nessuno... croci e mamme vergini non compaiono in Cina, il Natale è (ovviamente!) una mera operazione di mercato. E' lo Stato che chiama i cittadini a consumare più di quello che già fanno normalmente.

Non che i cinesi siano stupidi o ignoranti. Assolutamente. Giorni fa guardavo l'intervista ad un "giovane padano" (figura mitologica, credo) ed il tipo sosteneva che la Padania deve restare cristiana, cacciare i musulmani e gli ebrei. Chissà quanti "giovani padani" sanno che Gesù era ebreo... probabilmente più del 94% lo ignora.

Brutta bestia l'ignoranza. Brutta davvero.

Credente o meno, un italiano all'estero può anche sentirsi solo durante il Natale. Questi addobbi e babbi natali del cazzo prendono la tua solitudine e te la moltiplicano per un miliardo e quattrocento milioni. Grazie.

1 Comments:

At 10:37 AM, Blogger Wild Child said...

Troppo vera la frase finale.

Curiali o non, credo che non si possa essere europei senza essere cristiani. Essere cristiani non è andare a messa, rispettare il clero, celebrare i sacramenti. Gesù Cristo non ne ha mai parlato. Essere cristiani è credere che ogni uomo come tale merita rispetto e compassione, è credere arricchirsi non sia glorioso e anzi allontani le persone dalle cose importanti, è credere che l'amore sia la base che deve governare ogni relazione tra uomini. Il resto, sono dettagli aggiunti a posteriori, nel migliore dei casi per errore.

Vedere gente festeggiare il Natale con un vecchio obeso vestito dei colori della Coca Cola, che compare per lo più nei department store e nei mall, offende me e la civiltà di cui faccio parte. Fanculo a Babbo Natale e ai regali che porta (a pagamento), viva Cristo e i capelloni squattrinati che parlano d'amore!

 

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