Terrorismo, intolleranza, problemi etnici e religiosi
Tra i giornalisti che scrivono di Cina il mio preferito era e resta Francesco Sisci, da quando anni fa lessi un suo libro, dove parlava della sua esperienza da studente ventenne in Cina, prima ancora della strage a Tian'anmen. La Cina la vive e conosce. Soprattutto conosce i cinesi e, cosa secondo me importantissima, parla il cinese. E molto bene anche.
Visito spesso il suo blog e l'altro giorno ho scritto un mio commento ad un suo post dal titolo "Caccia al terrorista uiguro". Lo riporto qui:
"sono italiano, vivo in cina. mi piacerebbe sapere come vivono i musulmani in italia. tempo fa lessi di un imam di milano rapito dalla cia in territorio italiano e torturato in egitto. di sicuro una bufala per screditare il governo. ho visto anche immagini di musulmani che vivono regolarmente e lavorano in italia pregare per le strade perche' non hanno un posto migliore dove farlo. di sicuro becera propaganda comunista, magari finanziata proprio dalla repubblica popolare cinese. certamente falsa anche la notizia che nella libera e civilissima francia sia vietato l'uso del velo per le ragazze nelle universita'. e poi da non cattolico in italia si deve viver bene, con la lega nord che porta i maiali a defecare nei terreni dove (non) costruiranno moschee e il re di uno stato straniero (ratzinger mi pare si chiami) che quotidianamente in televisione dice ai ministri italiani come comportarsi in materia di politica, morale, educazione sessuale, eutanasia e via discorrendo. qui in cina la falce e il martello nei tribunali non compare piu', mi dicono che il crocifisso in italia nelle scuole e nei tribunali lo tengono ancora, ma forse solo per scaramanzia.
a haidian ci vivo. studenti da ogni parte della cina, da ogni parte del mondo. colori, usi, costumi e chador differenti. mai visto intolleranza. mai visto un cinese picchiare un nero o un musulmano in quanto tale. queste barbarie le vedo invece nelle cronache italiane. ma si sa, le televisioni in italia sono in mano ai comunisti, deve essere falsa informazione anche questa. ad haidian non ho mai visto i cartelli di cui le parla dott. sisci, sicuramente ci saranno, ma anche gli stranieri si devono andare immediatamente a registrare appena mettono piede in cina e xinjiang e regione autonoma del tibet sono (appunto) regioni autonome. a kashgar poi ci sono stato. regione magnifica. la diresti afghanistan (quel paese bombordato dai civili, democratici e cattolici americani) piu' che cina, ed infatti pechino e’ lontanissima. vi vive gente semplice, dignitosa, fiera delle proprie tradizioni, ospitale, amante di frutta secca, pane, dolci e (paradossalmente) vino. dobbiamo essere proprio noi italiani o americani a venire in cina a dare lezioni di tolleranza religiosa, di convivenza o di antiterrorismo?! l’ho fatta lunga. ma non apposta. cordialmente
daniele"
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