Sunday, December 16, 2007

Liberamente immagine

C'è un'immagine che oggi non riesco a cacciar via. Passeggia nei meandri di quel che resta del mio cervello. Se batto i denti o colpisco la testa sento rumore attutito di vuoto, come quando tua nonna batte le angurie al mercato per sentire se sono buone.
L'immagine. Un'immagine legata a un periodo fortunamente non troppo lungo della mia vita, periodo di depressione nera. Avevo vent'anni, vivevo a Roma ed era inverno. Uno di quei periodi che stai tutto il giorno in camera tua in pigiama. Quei periodi che leggi scrivi bevi fumi odi. Odiavo soprattutto, a cominciare da me. Non avevo internet ma avevo una macchina da scrivere che mi aveva prestato Elisa. E una chitarra. E degli acquarelli. Avevo un compagno di stanza che votava Forza Italia e mi regalava i sottaceti della madre.
L'immagine. Forse Irene se la ricorda. Non so sia nata nel mio cervello o me l'abbia descritta un amico, vista in un film, letta in un libro, sentita da un folle. Ma l'immagine mi affascinò talmente tanto che la ricordo tuttora. L'immagine era questa:

Immaginatevi una festa in una villa. Una festa tra giovani, stile americano, villa di chissà quale figlia di papà senza papà, megavillone con piscina, cane, musica, ninfomani mozzafiato, erba messicana, profilattici, chitarre elettriche, voglia di vita, voglia di eccesso. La festa è ormai alla fine, la maggior parte dei ragazzi han già vomitato tutto nel cesso, le coppiette si sono appartate, un paio di ambulanze sono state chiamate, il vicino ha minacciato di chiamare la polizia per l'ultima volta, i maschietti che non han rimorchiato tentano l'ultima carta con la bionda ancora sveglia o si danno direttamente all'ultima fumata di bong.
Questo è lo sfondo della nostra immagine. Veniamo al particolare.
Il particolare sono due ragazzi, un lui e una lei. Circondati da cadaveri di coetanei stanno discutendo nei pressi della piscina. Lui è un tipo molto sexy, alto, capelli castani sgarrufati, jeans attillati, giacca di pelle marrone, maglietta a righe, oreccino a sinistra. Lei è più sexy di lui, bionda, grandi tette, smalto nero, jeans strappati. Lui sa che lei è la tipa del suo miglior amico. E anche per questo le fa "Allora... ti va di andare a divertirci un po'?" e lei titubante risponde "Non so... non dovrei... mi dispiace per lui..." indicando il suo tipo, a pochi metri di distanza. E allora il maschietto ribatte prontamente "Chi?! Lui?! E' un fratello per me... e ti dico, a lui non gliene frega nulla... non si cura di questo... è un nichilista...". E il tutto si chiude con una telecamera immaginaria che stringe in direzione del ragazzo di cui parlano i due, un tipo che è vestito con Converse rosse, jeans blu e chiodo nero, è disteso su un materassino nella piscina, con una mano regge un bicchiere di whisky, con l'altra inzuppa e giocherella nell'acqua che sa di cloro. Ondeggia nel materassino con lo sguardo fisso al cielo, valuta se farla finita direttamente subito buttandosi di fianco in acqua o aspettare ancora il prossimo bicchiere di whisky.
E questa era l'immagine.

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