I miei più bei brutti momenti
Un brutto momento è ad esempio quando una mattina (più probabilmente un mezzogiorno e forse anche dopo) rinvieni e non sai chi sei, dove ti trovi, né perché. Impaurito e agitatissimo ti guardi intorno nella speranza di capirci qualcosa, passano pochi attimi e finalmente cominci a vederci chiaro: sei tu, nel letto di casa tua. Tutto bene allora. Un cazzo. Sei totalmente nudo, ha l’alito di fogna di Jakarta quando una bomba al tritolo ha fatto saltare in arie le dieci distillerie di whisky circostanti, hai perso la sensibilità al braccio destro e alla gamba sinistra, la gamba centrale non è mai stata tanto piccola ma questo ora come ora è l’ultimo dei problemi; in terra noti i tuoi panni: mutande sporche, maglietta con due sbreghi che non ricordavi di avere, pantaloni sporchi di (nell’ordine) fango, sangue, marmitta, friziò, vino, friziò, cenere, friziò. Sono i tuoi panni, non ti puoi sbagliare. Noti strane chiazze nel pavimento, le coperte morte a lato, una sedia rovesciata, le persiane chiuse e la luce accesa. Oddio è un macello, di sicuro ho ucciso qualcuno… ah!! Fitta clamorosa nel cervello, peggior mal di testa, il peggior mal di testa sempre uguale a sé stesso, quello lo conosci bene cazzo, hai 24 anni ma li hai spesi bene, i post sbronza li riconosco alla prima bestemmia che lascio partire per il dolore lancinante. Tranquillo ragazzo. Tranquillizzati. Sarebbe da rimettersi a dormire, se hai ammazzato qualcuno ci penseremo domani con più calma e da sobri. D’altronde la porta è chiusa e le serrande anche. Tranquillo… ah!! C’è qualcuno in camera con me. Di sicuro c’è qualcun altro, non sono solo. Dio ho ammazzato qualcuno ed è in camera con me. Mosso da scosse non meglio definite rotoli la testa qua e là, poi ti metti perpendicolare al letto con l’ombelico che fa da perno, butti l’occhio sotto il letto, tranquillo cazzo non c’è nessuno, ti ritrascini in posizione supina, vorresti tanto sapere dov’è il cuscino, ricordi che ce n’era uno… ah!! E questo coso freddo tra le mie chiappe cos’è?! Un accendino… solo un volgare accendino. E che ore sono?! Credo di avere problemi più gravi da risolvere nello stretto immediato. Ricapitoliamo: nudo, post sbronza, macchie di sangue, probabilmente un morto… sicuramente è domenica… sicuramente di sotto stanno mangiando o forse sono a messa. Forse ce la posso fare. Non mi sento tanto uomo, credo di essermi giocato quel po’ di dignità che mi rimaneva proprio ierisera. Ma sono vivo e, scusate se insisto, già questo non mi sembra poco… Il mal di testa è inqualificabile, ma tiri giù le gambe dal letto, arraffi dal primo armadio calzini mutande jeans felpa cappello. La testa rimbomba, le paranoie ti sovrastano, provi a stento a ricordare qualche preghiera che parla di un padre nostro che ti hanno insegnato da piccolo... inutile. Ah!! Ho pestato qualcosa di duro e altrettanto volgare, ma non ho tempo da perdere, la finestra e la persiana mi aspettano… Lentamente metti mano alla maniglia, giri col fiato sospeso, finalmente apri, entra aria fredda che di fronte al mio alito di cantina del quindicesimo secolo ci ripensa ed esce da dove era entrata… Direi inverno. Forse febbraio. Non mi ero accorto che avevo ancora un occhio chiuso. Lo apro. Ma non oso ancora guardami allo specchio. Tremante d’alcool e di paura piano piano alzo la serranda. Sembra (sembra, n.b.) tutto apposto, la luce del sole irradia la stanza, incubi e spiriti della notte svaniscono, fuori è una bella gelida giornata, dentro la tua stanza fa schifo, forse una guerra, forse una donna… più probabile una guerra, lo so. Spengo la luce che anche da strafatto all’ambiente ci voglio bene. Sui panni di ieri ci piscio su. Va già meglio. Niente cadavere per ora. Ah!! Azz!! Un flash maledetto. Io lungo per terra e il motorino a 20 metri, entrambi sanguinanti e io che cerco goffamente di rialzarmi in piedi e raggiungerlo. Ah!! Dolore lancinante al ginocchio e io che apparentemente senza motivo prendo a calci un’auto di grossa cilindrata parcheggiata di fianco ad un marciapiede. Nooooo!! Merda! E il motorino non è neanche il mio. Merda! Dove sarà il motorino adesso?! Spero non qui sotto. Merda! Altro flash… io che barcollo con un bicchiere di vino bianco mezzo vuoto davanti ad una ragazza mora che non so cosa stia dicendo ma indubbiamente sta parlando con me. Poi mi prende per mano, poi io casco e lì resto, a leccare il cemento che quello è posto degno per uno stronzo come me. Resto nella stanza in piedi, mal di testa cornuto, scuoto la testa un po’ per il dolore un po’ perchè mi sono ricordato di chi sono e quanto faccio schifo. Mulholland Drive. O anche Santa Sangre. Metterei una quartina di Khayyam ma non la ricordo a memoria e il libro è di sopra. Vacca puttana. Devo trovare il coraggio di aprire quella porta e affrontare il mondo anche se è un mondo di merda e oggi specialmente. Afferro la maniglia della porta e… ah!! Un altro flash. Lampeggianti dei carabinieri, io seduto con lo sportello aperto nella loro auto, fisso semi addormentato le mie converse rosse o forse marroni o magari verdi; a due metri da me due sbirri e due anziani che parlottano, uno è probabilmente un barbone, sicuramente un ubriacone, che sbraita e barcolla di fronte all’agente in servizio anche a tarda notte. Poi l’altro agente mi afferra per un braccio, mi mette in mano quelli che dice essere i miei documenti, mi dice di andarmene, io blatero qualcosa su Batistuta, Rousseau, il libero pensiero e il ciambellone di mia nonna, alzo un dito in alto, inciampo e cado, un barbone scoppia a ridere, l’altro meno, viene portato via dalla macchinina a luci rosse e blu. Non ho il coraggio di aprire quella porta. Richiudo la persiana, richiudo la finestra. Via i vestiti, mi rimetto a letto nudo con un album di figurine del 1992 e un libro di favole dei fratelli Grimm. Oggi vorrei non vivere. Al massimo un film porno in cinese coi sottotitoli in inglese dal portatile. Ma solo più tardi.
4 Comments:
Eres un perfecto impresentable, you are the most yonki i ever have found, joder:)i m'encanta, òstia!
necessita di verificare:)
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
Si, probabilmente lo e
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