Alla riapertura di circoli e cantine sociali...
Sono ancora aperte come un tempo le osterie di fuori porta
Francesco Guccini - "Canzone delle osterie di fuori porta"
ma la gente che ci andava a bere fuori o dentro è tutta morta
qualcuno è andato per età
qualcuno perché già dottore
e insegue una maturità, si è sposato,
fa carriera ed è una morte un po' peggiore.
Cadon come foglie o gli ubriachi sulle strade che hanno scelto
delle rabbie antiche non rimane che una frase o qualche gesto
non so se scusano il passato
per giovinezza o per errore
non so se ancora desto in loro
se m'incontrano per forza, la curiosità o il timore.
Io ora mi alzo tardi tutti i giorni
tiro sempre a far mattino
le carte poi il caffè della stazione
per neutralizzare il vino.
Ma non ho scuse da portare
non dico più d'esser poeta
non ho utopie da realizzare
stare a letto il giorno dopo
è forse l'unica mia meta
Francesco Guccini - "Canzone delle osterie di fuori porta"
Dedicata ad anziani, cantinieri, bevitori e avventori vari. A tutti e a tutte quelle che, nonostante il virus dell'ultima ora, non mollano mai.
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