Ginseng & Varnelli
Arrivare ad una trasferta con mezz'ora buona di anticipo non se lo sarebbe aspettato neanche il sottoscritto. Siamo ovviamente riusciti a sbagliare strada anche stavolta, ma incredibilmente nessun consueto ritardo fantozziano: alle 14:25 eravamo giù a Capodarco. Che non è neanche frazione ma proprio contrada alle porte di Fermo, arroccata sulla collina sopra il mare di Porto San Giorgio. Nelle quattro direzioni panorami a rotta di collo, dal Monte Conero all'ascolano. Nonostante l'esiguo numero di case, c'è anche un bar di tutto rispetto, un bel campo moderno e il settore curva sud non paganti. "Ginseng & Varnelli" scritto su un muro dietro la gradinata.
La partita inizia subito male, un po' come la scorsa: goal su calcio piazzato e primo tempo tutto in salita. Terna arbitrale tra le peggiori incontrate finora, la signora aveva probabilmente dimenticato i cartellini nello spogliatoio. Per fortuna nel secondo tempo siamo riusciti ad acciuffare il pareggio, ma lasciare così due punti nella contrada ti manda a casa con l'amaro in bocca. Simpaticissime le donne al bar dello stadio. 8 marzo Festa della donna e noi siamo andati a celebrare dalle fermane.
La partita inizia subito male, un po' come la scorsa: goal su calcio piazzato e primo tempo tutto in salita. Terna arbitrale tra le peggiori incontrate finora, la signora aveva probabilmente dimenticato i cartellini nello spogliatoio. Per fortuna nel secondo tempo siamo riusciti ad acciuffare il pareggio, ma lasciare così due punti nella contrada ti manda a casa con l'amaro in bocca. Simpaticissime le donne al bar dello stadio. 8 marzo Festa della donna e noi siamo andati a celebrare dalle fermane.
Onore alla bocciofila capodarchese.
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