Miracoli: la domenica più bella dell'anno.
E' che non è una partita qualsiasi, anzi, non è proprio una partita. E' un derby. Con quel fattore mistico, capacità quasi magica, di elettrizzare gli animi e farti vivere in tensione tutti i giorni della settimana fino alle tre di domenica pomeriggio. E di far ritrovare le persone, i visi, gli sguardi, al caffè corretto al bar. Famiglie, vecchi tifosi, malati di sempre, giovani e giovanissimi. Anche quelle persone che ormai pensavano di aver appeso la sciarpetta biancorossa al chiodo. Il derby ti prende, ti strappa da casa. Impossibile non andare. Oggi tutti insieme a riempire lo stadio, sostenere la squadra, insultare per 90 minuti gli inutili rivali di Macerata Marittima. Che, diciamolo pure, senza pescià non ci sarebbe derby.
E proprio quando ogni speranza mi stava lasciando, assieme a quel goal della Civitanovese segnato in netto fuorigioco e l'espulsione di un nostro difensore poco dopo, proprio allora il miracolo. 1 a 1 e poi il vantaggio. Boato all'Helvia Recina, epicentro in tribuna.
Sì, oggi mi sono sentito di nuovo e finalmente tifoso. E, forse, anche ultrà.
Grazie Rata, grazie ragazzi.
p.s. Onore al centinaio di pesciari venuti all'Helvia Recina questo pomeriggio. Non vincete mai.
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