Sunday, July 08, 2018

Sui giovani cinesi di oggi...

"Durante la cerimonia della Hurun Rich List, sono intervenuto dicendo che la caratteristica comune della precedente generazione di ricchi era che da giovani “morivano di fame”. Ma i loro successori quasi non hanno mai fame. Non hanno la sensazione di appetito, quindi non hanno energia per combattere, pertanto sono troppo pigri per conquistarsi il loro posto. I figli dei miei vecchi compagni dell’Università Tsinghua che si sono sposati oggi sono laureati all’università, pertanto i genitori hanno iniziato a cercare loro un lavoro. Ho affermato che la seconda generazione dell’Università Tsinghua è molto poco promettente. In realtà, è il risultato di una scelta in due direzioni, ma se i figli potranno persistere nelle loro opinioni e seguire i propri interessi, anche i vecchi compagni potranno lasciarli provare. Dopotutto, la vecchia generazione era così combattiva. Spero che i fenomeni degli “uomini erbivori” giapponesi, della “gente fragola” di Taiwan e dei “cuore di vetro” della Cina continentale non si ripetano nei nati negli anni Duemila. Ho detto chiaramente a mio figlio che non gli darò una casa e dovrà cavarsela da solo. Perché se non c’è forza vitale (strivings, per dirla in termini freudiani), non c’ è l’istinto di sopravvivenza e la specie inevitabilmente regredisce."

Tratto da "I diciottenni degli anni Duemila"
di Yan Xiaofeng, nel mensile “Cina in Italia”, luglio 2018

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