Piuttosto l'adolescenza. O della nostalgia.
Era più bello coi compagni di sbronza
e con le compagne in gita,
erano più belle le mattine in aula
e quelle al Giardinetto.
Erano più belli i pomeriggi tra le canne di bambù
e quelli al campo di calcetto,
era più bello in due senza casco
e col fumo nei locali.
Era più bello in sala giochi
o alla pista di pattinaggio
in sella sui motorini
o sotto in garage.
Era più bello scrivere insulti
sui muri della SIAE,
della Benetton o della DC
che articoli sulle riviste di scienza.
Era più bello quando le bottiglie
si sottraevano alla Standa,
era più bello con le Converse
e le sigarette di nascosto.
Eri più bella coi capelli azzurri
e lo smalto portato a spasso
in autostop,
nelle colline fuori città.
Eri più bella quando mi pestarono
in spiaggia, di notte
e sullo sfondo
bruciavano due ombrelloni (forse tre).
Era più bello con l'utopia
in nessun luogo, cioè ovunque
pensare di poter cambiare il mondo
e prendere l'ingiustizia a calci sulle gengive.
Erano più belli gli anni novanta
senza internet o cellulare,
quando la libertà la dovevi sudare
e ribellarsi veniva ancora bene.
e con le compagne in gita,
erano più belle le mattine in aula
e quelle al Giardinetto.
Erano più belli i pomeriggi tra le canne di bambù
e quelli al campo di calcetto,
era più bello in due senza casco
e col fumo nei locali.
Era più bello in sala giochi
o alla pista di pattinaggio
in sella sui motorini
o sotto in garage.
Era più bello scrivere insulti
sui muri della SIAE,
della Benetton o della DC
che articoli sulle riviste di scienza.
Era più bello quando le bottiglie
si sottraevano alla Standa,
era più bello con le Converse
e le sigarette di nascosto.
Eri più bella coi capelli azzurri
e lo smalto portato a spasso
in autostop,
nelle colline fuori città.
Eri più bella quando mi pestarono
in spiaggia, di notte
e sullo sfondo
bruciavano due ombrelloni (forse tre).
Era più bello con l'utopia
in nessun luogo, cioè ovunque
pensare di poter cambiare il mondo
e prendere l'ingiustizia a calci sulle gengive.
Erano più belli gli anni novanta
senza internet o cellulare,
quando la libertà la dovevi sudare
e ribellarsi veniva ancora bene.
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