Cesare Catà su Michelle Hunziker
"In un celeberrimo saggio di vari decenni fa, Umberto Eco leggeva lo spirito degli Italiani analizzando fenomenologicamente la figura di Mike Bongiorno; ne concludeva che la radice del suo successo fosse costituita dall'aver degradato l'eroe da superman a everyman, incarnando quella mediocrità culturale e morale così confacente al pubblico di questa nazione.
Con Michelle Hunziker c'è, se vogliamo, una dinamica opposta: il pubblico vede nella sua incantata semplicità qualcosa che non decifra completamente, e ciò crea quell'inconscio meccanismo per il quale demandiamo a lei, sullo schermo, il nostro bisogno di consolazione, in modo effimero, virtuale, per un istante; noi, eroi distrutti, persi nel nostro cammino e in cerca di fate.
Lei non fa quello che solitamente si fa in tv: non strilla, non insulta, non piagnucola; usa una codice linguistico essenziale e una modulazione di voce tali da richiamare i bimbi ad una festa, come se stesse per dare inizio ad una storia. E noi ci accalchiamo per ascoltarla."
Fonte:
http://www.huffingtonpost.it/cesare-cata/michelle-e-larchetipo-della-fata-vi-spiego-perche_a_23358071/
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