Un po' A.C.A.B., un po' no.
"Spinoziano", l'ha definito una mia collega. A me sembra più un cubo di Rubik. In alcuni momenti esageratamente ridicolo, grottesco, surreale. Tipo quando la moglie del poliziotto cita Wilde o quando sbuca il nano dall'attentato incendiario alla stazione di polizia. Tipo le parolacce in libertà o il leitmotiv dell'amore. Non capisco se il regista lo faccia per interrompere la narrazione o riportarci ad essa. Mi è piaciuto. E sarei curioso di leggerne il libro.
"Tre manifesti a Ebbing, Missouri" (2017), di Martin McDonagh
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