Thursday, January 25, 2018

Credo che Omero tifasse segretamente per i troiani.

 
"Fabrizio De André. Principe libero" (2018), di Luca Facchini

I film più lunghi di due ore dovrebbero essere vietati. Tuttavia questo scorre via abbastanza dignitosamente.
Non sapevo De André fosse alcolizzato. Però se uno beve così tanto, ogni tanto dovrà risultare ubriaco. E vomitarsi sulle scarpe. O qualcosa del genere.
L'attore principale sembra un tossico di Amore tossico (capolavoro degli anni ottanta). Il padre sembra quello del film dei Flintstones. L'interpretazione di Paolo Villaggio è da applauso.
La prima scena di sesso tra Faber e la bionda è troppo da XXI secolo. Mi piace pensare che la passione sessuale fosse performata diversamente nell'Italia degli anni settanta o nella Grecia del V secolo a.C.
Per fare questo film hanno spesso tantissimo in sigarette.
Il fascino dell'Anonima sequestri. La sempre odiosa borghesia.
De André è un poeta. La mia poesia preferita resta Canzone del maggio.