Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per Mantova...
Ebbene sì, oggi compio 35 anni. Mezza vita, avrebbe detto Dante. Magari arrivarci ai 70! Per ora mi godo i 35.
Ma la vera novità (almeno per chi non lo sapesse!) è un'altra: quest'anno il Ministero dell'Istruzione mi ha spedito in esilio a Mantova, Lombardia meridionale. Sul Fiume Mincio, a due passi dal Po. Pianura Padana piena. Va bene dai, poteva andare peggio.
Praticamente funziona così: ogni tanto il Ministero indice un concorso nazionale a cattedra per la scuola. I pochi che vincono vengono assegnati in sedi indicate dal Ministero stesso. E io, che non volevo partecipare né tanto meno vincere, sono finito a Mantova. E' la classica triste storia malinconica del docente terrone spedito al Nord, "dove si va a lavorare"...
un tempo fu a Milano
dove si va a lavorare
c'erano tante bande
quante banche da rapinare
La Gang - "Bandito senza tempo"
E quindi a fine agosto ho rimesso mano ad una valigia che non toccavo da quattro anni, salutato amici parenti conoscenti, salutato scuola università associazioni hobby maceratesi e preso l'A14 direzione Mantova. Ed eccomi qui. Ad insegnare lingua e cultura cinese presso il Liceo classico-linguistico "Virgilio". Nella città dei Gonzaga tutto si chiama "Virgilio". Un po' come a Recanati tutto si chiama "Leopardi". Per fortuna quest'anno la gloriosa S.S. Maceratese non si è iscritta a nessun campionato, quindi per lo meno la domenica non morirò di nostalgia. Il Mantova calcio è retrocesso e semi-fallito, dopo tre partite è ancora a zero punti nel campionato di serie D. Andrò forse qualche volta a vedere l'Hellas Verona, il Carpi o il Sassuolo. Sicuramente andrò a sostenere il Mestre calcio, la cui tifoseria è gemellata con quella della Maceratese dal lontano 1980. Rata-Mestre olè!
I primi giorni di scuola son volati via come da manuale. Il liceo si trova in pieno centro, in un antico ma elegante palazzo nobiliare. Colleghi, amministrativi e studenti super cortesi e gentili. Il pomeriggio sono libero e passo ore in biblioteca, a casa a guardare film o fare una cosa che non avevo mai fatto in vita mia: dormire di pomeriggio. Il fine settimana ho preso la macchina e ho circumnavigato il Lago di Garda, da Peschiera (VR) a Rovereto (TN), poi giù per Salò e Desenzano (BS). Zero nebbia, un po' di pioggia, qualche grappetta, persone sorridenti.
Alcune considerazioni longobarde:
- la Padania col cielo sereno non è poi così male;
- le mele sono buonissime;
- le persone gentili sono bellissime;
- la vita non costa molto più che da noi meridionali delle Marche;
- se quando guidi non stai attento prendi sotto un sacco di gente in bicicletta;
- se quando guidi non stai attento finisci nel canale che è una meraviglia.
Stasera alzate il bicchiere e brindate alla mia salute. Poi passo io a pagare.
Chiudo con una frase che ho letto qualche giorno fa sul muro nei pressi dello Stadio di Mantova: "Gli studenti non sono otri da riempire ma fuochi da accendere"
Rmanimo d'accordo cuscì e dacimo foco a 'gni co'!
Foto: Il mio 23esimo compleanno nel campus di una università a Pechino.
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