Monday, November 16, 2015

Sulla strage di Parigi.

Va bene, poi di fronte a situazioni del genere è facile speculare e andare a caccia di voti. A me i negri (da piccolo mi avevano insegnato che dovevo chiamarli "di colore", recentemente mi hanno insegnato che "di colore" non si dice, ora faccio come cazzo mi pare: "negri") sono sempre stati antipatici,  quindi fuori tutti negri dal continente Europa, terra di bianchi, cristiani e borghesi.

Degli attentati a Parigi penso poco, giusto un paio di cose:

- tra due settimane ce ne dimenticheremo e parleremo d'altro;
- nelle destre xenofobe seghe a due mano.

Detto questo, ricordo anche di quanto scrisse un prete con le palle, uno di quelli da far fuori subito perché altrimenti creano imbarazzo: Alex Zanotelli. Era il 2003 ed ero con altri in Kenya a fare volontariato tra i bambini nella miseria dell'Africa nera. I negri con la "n" maiuscola. Scriveva che della merda che vediamo e sentiamo e intuiamo dall'Africa (guerre, miseria, carestie, terrorismo, imperialismo,  capitalismo sfruttatore, genocidi, fame, pulizia etnica, eccetera) dobbiamo da uomini bianchi augurarci solo una cosa: che quella merda non arrivi in Europa. Cioè che quella miseria, quella guerra non arrivi in Europa. Altrimenti sarebbe per noi un vero shock esistenziale. Noi, abituati al benessere, dover affrontare quel sangue, quella violenza e quel dolore disarmante che caratterizzano il continente nero. Un bel casino.

2015, oltre dieci anni di distanza.
Ci siamo.
La guerra è arrivata.
E sono finalmente cazzi nostri.  

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