On the road: Macerata, Genova, Marsiglia e ritorno.
Caro blog,
non ci si vede da un po'. So che stai bene e lo stesso è per me, ti scrivo due righe per farti sapere di questo capodanno appena trascorso. E' andata, è andata bene e più o meno è andata così:
Una Punto a metano. Quattro amici. Milleottocentocinquantaquattro chilometri. Tante cassette musicali anni novanta. Il bagagliaio pieno e la temperatura sotto zero. Che strano lasciare Macerata sotto la neve per trovare la Padania col sole. Pomiciare meno, pomiciare tutti. Macerata pulire. Comunque al fianco dell'ultrà genoano cacciato dalla gradinata. Il primo gennaio giorno di merda per definizione. Svegliarsi con 72 di febbre: buongiorno dottore, buongiorno paracetamolo. Il colonnello in grandissima difficoltà. Ci stiamo avendo dei problemi. Ventimiglia mon amour. Marsiglia "spocchia e coltellate". Cominciare la giornata francese con un cd a caso di Brassens. Cinque, siamo cinque: eh sì, ancora cinque. A Dublino si gioca alla birrette, a Marsiglia al pastis (per i maceratesi: una specie di torbedò; per i non maceratesi: un liquore all'anice allungato con acqua e servito con un cubetto di ghiaccio). Bar-atona. Tu le regali un accendino e lei se lo perde. Un po' triste ripartire col mood francofono in testa. Da inguaribili romantici invece la ricerca di un distributore di metano per mezza Provenza, da epici eroi trovarlo. Egoiste. Bobo dehors!. In una casa infestata da fantasmi ci si sente meno soli? Il fascino dei carillon e il potere della camomilla.
Ecco. E' andata un po' così. Felice 2015!
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