Friday, January 09, 2015

Marion

Per lei la scoperta più grande restava quella di svegliarsi (chissà come) presto la mattina e avere tutta la giornata davanti a se, un po' come per una diciottenne avere tutta la vita davanti. I giardini all'inglese, il sushi preparato alla giapponese da esperte mano cinesi in un locale metropolitano in subaffitto a migranti calabresi. La vita le appariva esattamente come era: semplice; malinconica; bastarda. All'angolo del parco un tizio in bermuda recitava poesie con lo sguardo nel vuoto e in tasca La settimana enigmistica. Un bicchiere di tè nero cinese e uno di vino rosso abruzzese: lo stesso sapore di cereale tostato e pesce lasciato ad essiccare. Alla ricerca matta e disperatissima di qualcosa che emozioni, che scuota anima e corpo: si emoziona chi si innamora di un'idea, mai della realtà, la realtà è una condanna e se la merita chi non sogna, chi obbedisce. Quando anche il quotidiano più a sinistra recitava in prima pagina: "Lutto nazionale: morta la madre del presidente". Mise via. "Sì, riusciremo a farcene una ragione", pensò.