Quelle sottilissime relazioni tra l'incubo, la carta igienica e il niente
"Un incubo lo svegliò alle 5 e 49 di mattina e rese impossibile il suo riprendere sonno: scoprì così che le 5 e 49 esistono anche di mattina. Decise che era la tavola del cesso il luogo migliore dove iniziare la giornata e lì si sedette, nel silenzio, a fissare il muro davanti a lui e strappare pezzetti di carta igienica tra le dita. Intorno alle 11 e 36 capì che era finalmente giunto il momento di infilarsi le mutande e tornare a letto, per passare il resto della giornata a fare quello per cui era stato creato: niente."
Tratto dal libro "Henry Chinaski ce fa 'na sega", di Neno de Ceciocotto
Tratto dal libro "Henry Chinaski ce fa 'na sega", di Neno de Ceciocotto
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