Friday, August 30, 2013

Il libro che non trovi in libreria...

"Che cazzo sono venuta a fare. La ballerina. Brancolo nel buio. Con le mie speranze cieche. Protesto col destino. Reclamo la mia dose di fortuna. Voglio sapere quando arriverà il momento. Sono un ostaggio. Senza casa. Senza soldi. Senza documenti. Non conosco neanche bene la lingua. Non è stato un terno al lotto venire in Italia. Non è come nei film. Anzi è il contrario. Un altro paese. Completamente diverso. Solo il nome è lo stesso. Italia. La mia nuova vita in Italia. Dovrebbe andarmi alla grande.
E invece è tutto.
E invece è tutto una merda.

[...]

Io mi fermo in un bar. A bere e a chiacchierare con i ragazzi. Avranno più o meno i miei anni. Sono tutti studenti. Chi frequenta scienze politiche. Chi scienze della comunicazione. Quello più carino lettere. Lo chiamano il sorcio. Non so perché. Ha i capelli castani. Che gli scoprono appena gli occhi. Sembra un po' effeminato. Mi piace. Poi c'è uno che mi fa quella domanda terribile. Tu che cosa fai nella vita. Io non so cosa rispondere. Vorrei avere qualcosa da dire. Qualcosa che non mi faccia sembrare una prostituta. Qualcosa che non mi faccia incendiare le guance. Dico il mio bicchiere è vuoto. Non vedi che il mio bicchiere è vuoto. Insiste. Dico io sono una ballerina. Ridono. E fanno bene. Un signore dice che è vero. E' vero che ballo. In un locale di zoccole. E quelli ridono ancor di più. Tutti hanno ragione di tutto. Ce l'hanno o se la inventano. Io non so costruire ragioni. Non so difendermi. Me ne vado."


Tratto da "Non mi basteranno due occhi per piangere", di Angelica Paolorossi.


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