Wednesday, February 27, 2013

Memoria, scrittura e registrazione: un aneddoto.

Quand'era studente Derrida ebbe, fra gli altri, un giovane docente di nome Foucault. Al momento di scrivere la tesi in filosofia, Derrida si rivolse a lui, lamentando di non avere idee e di non sapere cosa scrivere.

Gli rispose Foucault: "Scriva... le idee le verranno".

Derrida seguì il consiglio e si mise a scrivere. Cento libri.

Gli chiese allora Foucault: "Ma cosa è questa, la vita di un grafomane?"

"No - rispose Derrida - è la vita di uno che è riuscito a capire il ruolo che ha la scrittura e la registrazione non soltanto nella preparazione delle nostre strategie di sopravvivenza ma anche nella costituzione delle idealità e della scienza".