颓废 Decadenza
Ancora vivo, per miracolo. Di ieri sera ricordo solo che scappavo via da qualcuno. Devo aver fatto qualche danno. Pazienza. Faremo tutti i conti con dio, no!?
La cosa peggiore che ti possa capitare al risveglio è chattare con la tua ex via feisbuc. Di una decadenza allucinante. "Stavo bene con te", se ne esce. "Poi mi hai lasciato". Veramente mi hai lasciato tu, stronza. Un cocktail di diverse sensazioni. E tanta voglia di vomitare. "Mi hanno bocciata all'ultimo esame. Sono dovuta andare a letto col professore per farmi dare il diploma. Non mi giudicare". No, no, non ti giudico. Solo davvero devo andare al bagno, il vomito è arrivato all'ugola.
Se vale la pena andare a letto con un novantenne solo per una straccio di diploma... "Decadenza" è la parola più appropriata per definire l'inizio di questa giornata. Della musica ci vuole. E della poesia. Decadente.
"Parliamo di droga, di vestiti, ho il pallino di bucarmi"
Dialogando con Greg sulla Trieste-Rimini in autostop, estate 2002
"Sai, non dovrei fare il cretino con lei, è una mia studentessa!"
"Cazzo ti frega, ti hanno pure licenziato"
Parlando al pub con F., anarchico milanese conosciuto qui a Cork
"di cui ricordo ancora perfettamente suono e dolore"
Da una email ricevuta oggi
"Perché non si è fermato prima?"
"Mi scusi agente, prima quando? Prima nel tempo o prima nello spazio?"
Dal film "Airbag", 1997
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