Sunday, July 31, 2011

Dieci cose che apprezzo di questo ritorno in Italia

- il bar italiano, quello di terza classe, pieno di anziani intenti a giocare a carte, di muratori albanesi impegnati a perdere i loro soldi alle macchinette rubasoldi, di cinquantenni cornuti e annoiati, di giovani spacciatori muniti di cane al guinzaglio e di ragazzine che spengono sigarette sui fogli della Gazzetta dello Sport del giorno prima

- il lavoro che per una casualità del tutto improbabile mi ritrovo a fare

- le nuove poche conoscenze fatte

- la saggistica in lingua italiana

- le bottiglie di whisky all'Eurospin per 4 euro e 99

- osservare in macchina I colori delle colline nella campagna tra Macerata e San Ginesio o di quelle tra Macerata e Potenza Picena

- i panini ripieni di insaccati, che divoro senza sosta né vergogna incessantemente durante tutto l'arco della giornata. E i chili che ho preso e piazzato su una già oltremodo gravida panza

- la mia città natale sempre più plurale e multietnica, e il percorso per riscoprirla che sto, a singhiozzo, attraversando, fregandomene dei discorsi “la noia mi assale / io qui sto male” di antica memoria punk

- la piscina a casa di Viola

- le feste in piscina a casa di Viola